Di solito la cartina da seguire per ribaltare lo 0-1 dell'andata è quella di segnare un gol per tempo senza subirne. E il Padova esegue in maniera certosina il tutorial della rimonta perfetta. I biancoscudati trovano il vantaggio alla prima occasione: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina di Radrezza, deviazione di Tiritiello che va sulla testa di Delli Carri che colpisce la traversa, sulla respinta è vincente il tap-in di Faedo.
Da qui in avanti cominciano le imprecazioni della Lucchese. La prima è di Quirini, lanciato a rete con la difesa del Padova altissima, conclusione respinta con i piedi da Zanellati. Nella ripresa prima Cretella servito da Zamparo, si divora il 2-0. Poi è bravo il portiere della Lucchese Coletta ad opporsi all'ottima girata di Capello. Sull'altra sponda Rizzo-Pinna nel corridoio per Quirini, ancora una volta tutto solo non riesce a superare Zanellati.
Su palla inattiva il gol partita e qualificazione del Padova. Arresto e conclusione, capolavoro di Varas che scarica sotto la traversa. Al resto pensa ancora Zanellati, il portiere respinge la conclusione di Russo, altro errore sotto porta della Lucchese. I toscani pagano a caro prezzo i troppi errori in fase realizzativa.
Allo stadio Euganeo di Padova, Padova batte Lucchese 2-0. Il Padova giocherà in casa la finale di Coppa Italia in programma martedì 19 marzo, ritorno a Catania martedì 2 aprile.