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Imolese in Paradiso, Angeli-Benedetti e Olbia ko

I sardi creano, i romagnoli sono un inno alla concretezza e vincono 2-0.

16 ott 2021

Direttamente dal Paradiso i gol del ritorno al successo dell'Imolese, con la coppia Angeli-Benedetti a siglare il 2-0 sul campo dell'Olbia. Difesa nuovamente blindata e rilancio in ottica playoff per i rossoblu, che archiviano un bis di gare da 0 punti e 7 reti incassate. 4 punti in 6 turni invece per i sardi, in calo di risultati ma autori di una prestazione che avrebbe meritato ben altro esito.

Subito doppia occasione sull'asse tra Arboleda – molto attivo sulla destra – e Ragatzu, l'ex Cagliari prima non trova la stoccata a rete e poi non inquadra il colpo di testa. Olbia in spinta, Imolese concreta: angolo di Turchetta, Padovan prolunga e Angeli deve solo spingerla per il vantaggio. Il che comunque non cambia il copione: Udoh zigzaga per l'area e tira, il sinistro però non è all'altezza del resto. Quindi Giandonato in verticale, Vona liscia e il solito Ragatzu è libero di calciare, trovando però sulla sua via l'uscita in spaccata di Melgrati e il tocco salvaporta di Angeli. Di nuovo, alla doppia occasione in bianco segue il gol rossoblu: Turchetta smista di prima per l'inserimento di Benedetti, che tiene su Boccia e incrocia il raddoppio in angolino. All'Imolese non serve altro e altro non fa, salvo al 95° col tiro ravvicinato di Palma bloccato da Ciocci.



Il resto è tutto di un'Olbia arrembante, ma senza fortuna. 10” di ripresa e Udoh scampanila per la testa di Ragatzu, Melgrati vola ad alzare. Identici protagonisti anche nelle azioni seguenti: Ragatzu dal limite, Melgrati non è perfetto ma respinge anche la ribattuta di Udoh. E ancora il sardo a imbeccare il destro del nigeriano, che attraversa lo specchio senza far danni, e a servire Occhioni, che da due passi non inquadra il volante. Per il resto, a tenerla chiusa è l'attento Melgrati. Stupendo il volo a una mano sulla conclusione di Mancini, poi due interventi su Udoh: ordinaria amministrazione quando la punta si gira su D'Alena e gli carica addosso, mentre sul cross di Mancini è efficace nell'uscita a sfruttarne l'indecisione. Allo scadere del 97° invece proprio Mancini riesce ad anticiparlo nei pressi del limite, il tocco però va sul fondo e la contesa finisce lì.




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