Irriverente e dispettosa la neve piace ai sciatori e romanticoni un tanto al chilo, ma fa a pugni con gli appassionati di pallone. Cosa c'è di meglio di un derby per capire definitivamente la dimensione del Forlì e cosa meglio di un deby per sapere se l'exploit in Val d'Aosta è la riscossa di un Rimini guarito. Ripassare alla prossima perchè nella notte tra sabato e domenica, sul Morgagni e su Forli si abbatte una tempesta di quelle che non si vedevano dai tempi di Noè. Pioggia e neve fanno del terreno deputato ad ospitare la sfida, una paludaccia da film di Fantozzi. E tutti a casa.
A casa ci ritorna volentieri il Santarcangelo dopo un'impresa che vale in classifica un punto solo, ma restituisce a Masolini e ai suoi una dimensione diversa. La squadra che si perdeva nelle difficoltà avrebbe perso anche a Savona. In dieci dal ventesimo del primo tempo i gialloblu hanno giocato una gara di sacrificio e organizzazione. Dopo i tanti movimenti di mercato ora il gruppo deve mostrare personalità per raggiungere un obiettivo, la salvezza, alla portata.
Salvezza che insegue anche il Bellaria. Finalmente con la faccia da salvezza. Un pomeriggio complicato sempre a rincorrere un Monza avanti e attrazzato per starci. Con Fall in odore di squalifica tocca a Marco Bernacci caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco e da distributore dovrà per forza diventare anche finalizzatore. I problemi societari non aiutano, ma sembrano essere lasciati fuori da uno spogliatoio giovane ma con le idee chiare. C'è tutto il Bellaria nel 2-2 di ieri. Volontà e distrazioni pericolose, ostinazione nella ricerca del risultato e regali. Ma al triplice fischio gli spettatori del Nanni sono andati a casa con dentro la faccia feroce di chi si vuol salvare.
Roberto Chiesa
A casa ci ritorna volentieri il Santarcangelo dopo un'impresa che vale in classifica un punto solo, ma restituisce a Masolini e ai suoi una dimensione diversa. La squadra che si perdeva nelle difficoltà avrebbe perso anche a Savona. In dieci dal ventesimo del primo tempo i gialloblu hanno giocato una gara di sacrificio e organizzazione. Dopo i tanti movimenti di mercato ora il gruppo deve mostrare personalità per raggiungere un obiettivo, la salvezza, alla portata.
Salvezza che insegue anche il Bellaria. Finalmente con la faccia da salvezza. Un pomeriggio complicato sempre a rincorrere un Monza avanti e attrazzato per starci. Con Fall in odore di squalifica tocca a Marco Bernacci caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco e da distributore dovrà per forza diventare anche finalizzatore. I problemi societari non aiutano, ma sembrano essere lasciati fuori da uno spogliatoio giovane ma con le idee chiare. C'è tutto il Bellaria nel 2-2 di ieri. Volontà e distrazioni pericolose, ostinazione nella ricerca del risultato e regali. Ma al triplice fischio gli spettatori del Nanni sono andati a casa con dentro la faccia feroce di chi si vuol salvare.
Roberto Chiesa
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