Vincere sarebbe la degna cocnlusione di un anno indimenticabile. La frase è di Carlo Ancellotti, per gli amici Carletto, pronunciata nella conferenza stampa che precede la semifinale contro i campioni messicani del Cruz Azul. In palio la finalissima per conquistare la Coppa del Mondo per Club della FIFA. "La ciliegina sulla torta" come l' ha definita Iker Casillas, portiere Real. Trofeo che, nell' attuale edizione, manca dalla bacheca del Galacticos. Si gioca a Marrakech e non a Rabat come stabilito in precedenza. Sede cambiata per le abbondanti piogge che hanno colpito Rabat e dintorni. Nel Real, che arriva all' appuntamento con il record consecutivo di vittorie, sono 20, mancheranno gli infortunati Modric, James e Khedira. Questi ultimi due dovrebbero essere disponibili per la finale. Ancellotti punterà sull' asse ormai collaudato BBC, Benzema, Bale, Cristiano e su un centrocampo formato da Kroos, Isco e Illaramendi. Tra le fila spagnole, gli unici ad aver vinto il trofeo nell' attuale formula, sono Cristiano Ronaldo, nelm 2008 col Manchester; Toni Kroos l' anno scorso col Bayern e Carlo Ancellotti col Milan. Sulla carta, la partita coi messicani parrebbe facile ma il tecnico non la pensa così. Un modo per tenere alta la tensione del gruppo e non avere cocenti delusioni.
P.A.
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