E’ la mezzora del primo tempo, Piermario Morosini, centrocampista del Livorno cade a terra, nessun scontro di gioco, non ci sono avversari intorno a lui. Si capisce subito che la situazione è grave. La mente torna a Fabrice Muamba, al calciatore del Bolton che si accascia al suolo durante la partita di Coppa d’Inghilterra contro il Tottenham. I compagni di squadra sono i primi a intervenire richiamando l’attenzione dell’arbitro, che di spalle, non si può accorgere di nulla. Fermato il gioco, lo staff medico del Livorno inizia il primo intervento per rianimare Morosini praticando il massaggio cardiaco. Dalla tribuna arriva Leonardo Paloscia, primario di Emodinamica all’Ospedale di Pescara. Il medico cardiologo del Santo Stefano assisterà il giocatore del Livorno fino all’arrivo in Ospedale. L’ambulanza ritarderà l’ingresso in campo a causa di un’auto dei vigili urbani parcheggiata davanti all'ingresso. Durante il trasporto è applicato anche un peacemaker provvisorio e indotto il coma farmacologico. I tentativi di rianimazione proseguono per tutto il tempo, ma Morosini rimane in condizioni di arresto cardio-respiratorio. Attorno alle 16 l’ambulanza raggiunge il Santo Spirito, un’ora più tardi arriva la comunicazione del dottor De Blasi dell’Ospedale di Pescara, che spiega che Piermario Morosini non si è più ripreso dopo l’arresto cardiaco, il corpo del giocatore del Livorno è arrivato senza vita in ospedale. La morte di Morosini arriva a pochi giorni di distanza da quella di Franco Mancini, preparatore dei portiere del Pescara, a poche settimane da quella di Vigor Bovolenta, ex azzurro del volley. Ma i precedenti dello sport non sono pochi, da Renato Curi a Marc Foè ad Antonio Puerta.
Elia Gorini
Elia Gorini
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