Derby attesissimo quello romagnolo. In riviera per risorgere definitivamente, dopo il difficile inizio. Nell’ entroterra per continuare il momento felice. Alla fine, come sempre accade quando le attese sono forti, non accade nulla. O meglio arriva un punto a testa e tutti contenti. Tra Rimini e Forlì è 0-0. Tutto sommato un pari giusto che viene accettato dalle parti. Primo tempo insulso. Squadre col freno tirato. Ripresa: prima parte forlivesi; seconda tutta riminese. La cronaca. Parte sparato il Forlì. Al secondo, su angolo, Melandri mette fuori di testa. Al quarto il Rimini rischia il rigore per la trattenuta su Filippi. L’ attaccante è con le spalle alla porta e l’ arbitro fa finta di niente. Non succede più nulla fino allo scadere dei 45 minuti quando Morga dal vertice sinistro dell’ area spara. Ginestra ferma in due tempi. Ripresa. Quarto d’ ora. Scotti salva il Rimini da sicura capitolazione. Sampaolesi mette in mezzo. Melandri è al posto giusto al momento giusto e devia. Scotti vola e devia. Paratissima. Al minuto 62, Onescu manca l’ aggancio a 4 metri da Ginestra. 79. Sampaolesi sbaglia l’ impossibile. Da posizione centrale, con lo specchio della porta spalancato, mira fuori. Compagni e tifosi a strapparsi i capelli. Da questo momento inizia la rumba del Rimini. D’ Angelo rischia le tre punte e anche qualcosa in più. Baldazzi fila via a sinistra all’ 84. Sul centro Onescu colpisce male di testa. Due minuti dopo è Sozzi a ribattere la palla sulla linea mentre stava entrando. Brivido. Primo minuto di recupero. Ginestra di piede respinge una conclusione di Valeriani. Lo stesso attaccante fa sacramentare lo stadio un secondo prima del triplice fischio. Da tre metri, tutto libero, alza la mira di testa. Era destino che finisse 0-0.
Piero Arcide
Piero Arcide
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