Il sapore è quello dell'ultima spiaggia, anche se Luca D'Angelo - nella conferenza stampa pre partita di Rimini-Santarcangelo - nega categoricamente la specificazione. Ma non nasconde che la sfida di domani, unitamente a quella di settimana prossima a Fano, risulterà determinante per il proseguo della stagione.
Attaccare e fare la partita. Non ha troppe scelte D'Angelo che dovrà rinunciare a Marco Brighi e Vittori per squalifica, e a Zanigni fermo per un leggero infortunio. Maita dal primo minuto e ipotesi di difesa a quattro, chance per Palazzi sulla corsia di destra così fosse e finalmente, come poche volte è accaduto in stagione, Morga e Taddei per scardinare la difesa clementina e regalare il primo dispiacere della gestione Cuttone. Ma come si fa a tenere fuori un Marras da due gol negli ultimi 180 minuti? Non esclude nemmeno di farli giocare tutti insieme, D'Angelo. Infondo non si può prescindere dalla vittoria in casa Rimini e partire in quarta potrebbe essere la via giusta. Sul fronte societario? La metafora giusta sarebbe quella di una papera nello stagno: leggiadra nei movimenti in superficie, nascondendo un moto perpetuo sotto lo specchio d'acqua. C'è chi racconta di firme imminenti, e valutazione di contratti mentre questo pezzo viene scritto. Altri più scettici non vedono spiragli di luce nel buio dell'avvicendamento alla proprietà. La verità è che possiamo solo descrivere i fatti, e quelli ad oggi mancano.
Luca Pelliccioni
L'intervista integrale a Luca D'Angelo, allenatore del Rimini
Attaccare e fare la partita. Non ha troppe scelte D'Angelo che dovrà rinunciare a Marco Brighi e Vittori per squalifica, e a Zanigni fermo per un leggero infortunio. Maita dal primo minuto e ipotesi di difesa a quattro, chance per Palazzi sulla corsia di destra così fosse e finalmente, come poche volte è accaduto in stagione, Morga e Taddei per scardinare la difesa clementina e regalare il primo dispiacere della gestione Cuttone. Ma come si fa a tenere fuori un Marras da due gol negli ultimi 180 minuti? Non esclude nemmeno di farli giocare tutti insieme, D'Angelo. Infondo non si può prescindere dalla vittoria in casa Rimini e partire in quarta potrebbe essere la via giusta. Sul fronte societario? La metafora giusta sarebbe quella di una papera nello stagno: leggiadra nei movimenti in superficie, nascondendo un moto perpetuo sotto lo specchio d'acqua. C'è chi racconta di firme imminenti, e valutazione di contratti mentre questo pezzo viene scritto. Altri più scettici non vedono spiragli di luce nel buio dell'avvicendamento alla proprietà. La verità è che possiamo solo descrivere i fatti, e quelli ad oggi mancano.
Luca Pelliccioni
L'intervista integrale a Luca D'Angelo, allenatore del Rimini
Riproduzione riservata ©