Che questa squadra stia facendo un grande campionato nessuno lo può discutere. Correva l'anno 2005-2006 prima stagione in C1 una sofferenza immane per salvarsi nella doppia sfida play out con la Pro Sesto per poi retrocedere inesorabilmente l'anno successivo. Questa è la miglior stagione di sempre del San Marino in un campionato dai valori non indifferenti. Questa Prima Divisione va in controtendenza rispetto agli altri tornei tutti decisamente in saldo a cominciare dalla serie A. Dati i giusti meriti, gli allenatori spesso sostengono che ogni partita è a se, e i tifosi fanno lo stesso ragionamento: ultimamente soprattutto in casa il San Marino si esprime al di sotto dello standard e il pubblico esprime le proprie considerazioni senza pensare a quanto di buono ha fatto la squadra nel passato, gli applausi a prescindere non sono un costume italiano e di riflesso nemmeno sammarinese. Il Cuneo vincendo all'olimpico non avrebbe rubato nulla: il pareggio, non è certamente scandaloso, ma va stretto agli ospiti che si sono espressi meglio. Altra considerazione: l'operato di Acori fino a qui è eccellente, ma è evidente che Gabriele Pacciardi sta pagando oltre misura l'errore di Carpi. Rinunciare ad un giocatore così, unico in grado di dare sostanza, cuore e centimetri a centrocampo, importantissimo nelle palle inattive sia in fase offensiva che difensiva , è un peccato mortale, errore accentuato dalle condizioni del terreno più adatte ad un caterpillar come lui. Comincia la settimana che porta allo scontro diretto di Chiavari con la Virtus Entella, con 15 punti a disposizione tutto può ancora succedere, ma è chiaro che uscire con una sconfitta in Liguria significherebbe dare addio ai sogni ma questa è una evenienza a cui nessuno vuole pensare.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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