Quello che è sotto gli occhi di tutti non ha bisogno di avere ulteriori conferme. Il San Marino calcio fa parlare: sulla realtà sammarinese si stanno concentrando siti specializzati, tutti i giornali, non solo quelli locali. Il primato in classifica a cinque giornate dal termine è frutto di un lavoro di straordinario ricamo di un allenatore che presto proverà a misurarsi con categorie superiori. Siamo di fronte ad uomo che ha tutte le qualità per fare carriera: grande temperamento, motivatore come pochi, sa leggere la partita, sia prima, che in corso d’opera, ha senso tattico, intelligenza che sfocia in quella furbizia che gli permette di capire le cose in anticipo. De Biagi lo scovò tre anni fa : lo chiamò per sostituire Varrella con il San Marino in piena lotta play out. Petrone riuscì subito a risollevare le sorti di quella squadra, poi l’arrivo del nuovo Presidente Petronici e clamoroso autogoal : via Petrone per Tosi. Francesco Scotti, salvò quel San Marino, poi l’anno di Evani, ma Germano De Biagi covò sempre la speranza di riportare Mario Petrone sulla panchina biancoazzurra. Il definitivo matrimonio arriva nella stagione 2010- 2011: e il San Marino vola, fino a sfiorare la finale play off .Oggi, è in testa al campionato più bello degl’ultimi anni, a sole 5 giornate dalla fine. Petrone, uomo di Germano De Biagi, sta per compiere un prodigio, per portarlo a termine deve fare la guerra “ tipico pensiero Mouriniano”, con gli spifferi sammarinesi. Ecco perché “ Josè Petrone” com’è stato simpaticamente ribattezzato, cerca, attraverso le sue dichiarazioni, di spostare l’attenzione su altri temi che non riguardino la squadra. Lo fece Josè Mourinho al Chelsea. I’m Special One, quello slogan, gli permise di accentrare tutto su di lui, lasciando libero, così, il Presidente Abramovich in quel momento sotto la mira dei giornalisti inglesi.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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