Sul piano fisico il San Marino non ha risentito dei 22 giorni di riposo campionato, nei primi 45 la squadra è apparsa dinamica, volitiva, energica di fronte ad un Carpi nettamente in crescita. Nella ripresa il calo è stato più evidente sul piano psicologico dopo il goal regalato che ha piegato le gambe a Poletti e compagni. Dal posticipo emergono quelle lacune che già da tempo erano state evidenziate. Il San Marino ha una rosa troppo ristretta in alcuni reparti: a Massimo Coda non ci sono alternative, senza di lui il San Marino va in tilt sul piano della manovra. Quello che non è stato fatto a gennaio, verrà posticipato a giugno, con grave ritardo. Per il ruolo di Direttore Sportivo, il San Marino, sta vagliando alcuni nomi, quello che circola più insistentemente è quello di Dario Baccin. Tornando all'incontro, il risultato più giusto alla luce di quanto mostrato sotto i riflettori del “Cabassi” sarebbe stato il pareggio, nettamente alla portata del Titano se non fosse arrivato come un fulmine a ciel sereno l'erroraccio di Gabriele Pacciardi. Peccato, ma tutti firmerebbero per perdere una partita ogni tre mesi, per di più, il Titano tornerà in campo già giovedi,con la garanzia di vedere in campo quei giocatori imprescindibili come Coda, Doumbia e Fogacci. Palma di migliore in campo, e non è la prima volta a Gian Luca Vivan : il portiere ha raggiunto la sua piena maturità, semplicemente sontuoso in alcuni interventi. Restare fiduciosi è un obbligo considerando che di qui alla fine il San Marino giocherà sempre alla luce del sole: la notte ha portato solo un punto in tre partite.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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