Petrone deve rinunciare a Vivan, Crivello e Lapadula, il capocannoniere del campionato parte dalla panchina. La terza forza del torneo arriva sul Titano con un biglietto da visita di spessore, per il Treviso mai uno stop in trasferta. Si capisce subito quanto è importante l’apporto di Sorbera, fuori a Mantova per scelta tecnica, il suo traversone trova la smanacciata di Sartorello, Poletti non ne approfitta. Perde un pallone ingenuo Del Duca, Pelagatti è sempre una solida assicurazione, per il Treviso è solo angolo. Buon momento per gli ospiti. Torromino suggerisce, Paoli prova il gesto tecnico a sensazione. Migani è pronto. Minuto 11. D’Antoni mette in movimento l’indiavolato Sorbera, rasoiata millimetrica per l’inserimento di Francesco Amantini, più difficile sbagliare che spedire in porta, da non più di un metro. Palla goal colossale fallita dal centrocampista biancoazzurro. Il Treviso verticalizza raramente, ma quando lo fa, ha uomini che possono incidere. Ferretti, mette Perna davanti a Migani, il centroavanti non sbaglia, ma c’è la bandierina dell’assistente del direttore di gara, alzata. Ferretti viene pescato in posizione irregolare.
Al 35esimo Manuel De Santis si aggrappa a Ferretti, secondo giallo e San Marino in 10 uomini. Grave l’ingenuità del terzino sinistro che regala al Treviso la superiorità numerica. Petrone corre subito ai ripari. Ad inizio ripresa fuori Villanova, dentro Ferrero, con Del Duca esterno destro della difesa e Pelagatti va a sinistra. Nonostante l’uomo in più è la squadra di Zanin ad essere in apnea. Poletti su punizione, la sfera sibila non troppo lontana dalla porta di Sartorello. Sorbera, uno spettro per la difesa ospite, diagonale impreciso. Il Treviso ha l’uomo in più ma non si vede. Del Duca prova a sostituire Parola nell’album delle figurine, Sartorello gli spezza il sogno. Sorbera, sempre lui, trova Lapadula appena entrato al posto di D’Antoni, colpo di testa centrale.
Si arriva così nell’ultimo spezzone di gara, in cinque minuti gira la partita. Brunetti conclude e trova la collaborazione di Ferrero, Migani è battuto, la sfera si schianta sul palo. Alla prima occasione di tutto il secondo tempo Treviso vicinissimo al vantaggio, i legni ultimamente sono un aiuto in più per una squadra che non si arrende mai. Minuto 88. Poletti, giganteggia, poi trova solo il palo, sulla respinta del legno, si avventa come un falco, Lapadula, Paoli lo stende. Rigore per il San Marino, doppio giallo per il difensore del Treviso, quindi espulso, Poletti scarica in porta. E’ un goal di platino che trascina una squadra di cemento armato a -6 dalla vetta.
Lorenzo Giardi
Al 35esimo Manuel De Santis si aggrappa a Ferretti, secondo giallo e San Marino in 10 uomini. Grave l’ingenuità del terzino sinistro che regala al Treviso la superiorità numerica. Petrone corre subito ai ripari. Ad inizio ripresa fuori Villanova, dentro Ferrero, con Del Duca esterno destro della difesa e Pelagatti va a sinistra. Nonostante l’uomo in più è la squadra di Zanin ad essere in apnea. Poletti su punizione, la sfera sibila non troppo lontana dalla porta di Sartorello. Sorbera, uno spettro per la difesa ospite, diagonale impreciso. Il Treviso ha l’uomo in più ma non si vede. Del Duca prova a sostituire Parola nell’album delle figurine, Sartorello gli spezza il sogno. Sorbera, sempre lui, trova Lapadula appena entrato al posto di D’Antoni, colpo di testa centrale.
Si arriva così nell’ultimo spezzone di gara, in cinque minuti gira la partita. Brunetti conclude e trova la collaborazione di Ferrero, Migani è battuto, la sfera si schianta sul palo. Alla prima occasione di tutto il secondo tempo Treviso vicinissimo al vantaggio, i legni ultimamente sono un aiuto in più per una squadra che non si arrende mai. Minuto 88. Poletti, giganteggia, poi trova solo il palo, sulla respinta del legno, si avventa come un falco, Lapadula, Paoli lo stende. Rigore per il San Marino, doppio giallo per il difensore del Treviso, quindi espulso, Poletti scarica in porta. E’ un goal di platino che trascina una squadra di cemento armato a -6 dalla vetta.
Lorenzo Giardi
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