Questa volta l’onda è alta. E travolge 19 persone che all’alba sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta Last Bet. Su ordine della Procura di Cremona sono finiti in carcere il laziale Stefano Mauro, l’ex Genoa Omar Milanetto e oltre a nomi un po’ più per intenditori tipo Bertani, Acerbis, Pellicori, Turati, Gritti e Tisci. Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Ma questa mattina la Procura ha fatto qualcosa di inedito varcando i cancelli del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Con la Nazionale in ritiro a preparare gli europei, gli inquirenti hanno perquisito la camera del difensore Criscito, a questo punto formalmente indagato, ed eliminato dalla lista di Cesare Prandelli. Indagati eccellenti crescono. Fa rumore il nome dell’allenatore scudettato, lo juventino Antonio Conte che dovrà rispondere di fatti avvenuti quando era alla guida del Siena, nella lista figura anche il clivense Pellissier. Al vaglio i rapporti con alcuni cittadini ungheresi che potrebbero essersi sostituiti alla banda degli zingari di un anno fa. Piccolo giallo, poi risolto legato a Peppino Sculli. In un primo momento dato tra gli arrestati e poi depennato dall’elenco. Il piemme Di Martino ne aveva chiesto la custodia cautelare, provvedimento respinto dal Gip in attesa di acquisire nuovi documenti.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©