Per San Marino, l'ultimo giro della corsa a Euro2020 comincia con la visita del Kazakistan. Penultimo, già fuori e a quota 7 punti, con le vittorie arrivate nell'esordio casalingo con la Scozia e all'andata coi biancazzurri. Lì finì 4-0, ma con San Marino che nel primo tempo arrivò a un niente dal mantenere le reti bianche. Considerando come andò quella partita – e considerando l'inarrivabilità della Russia – Varrella chiede ai suoi una prova all'arma bianca, visto che di altre occasioni per far bella figura non ce ne saranno. Stavolta parla di 40' di gioco vero, nei quali salire il più possibile ad aggredire l'avversario. "Noi abbiamo il dovere e la voglia di testarci- dice il CT -dobbiamo capire se l'avversario è inarrivabile o se è umano. Noi dobbiamo chiudere mentalmente in bellezza, pur se consapevoli che ogni loro contropiede potrebbe portare a un gol, non dobbiamo recuperare palla nella nostra metà campo solo per evitare di cedere alla loro forza. Dobbiamo cercare di rubare palla in una zona del campo che ci permetta di arrivare in porta: se abbiamo 70 metri per arrivare in porta non ci sono le condizioni, dobbiamo tentare di recuperare palla a 30 metri".
Vista la pioggia battente, l'ultimo allenamento è poco più che una sgambata, una ventina di minuti sul terreno dello Stadium. Matteo Vitaioli non ha recuperato, dunque i convocati sono definitivamente 23. Sui titolari Varrella non si sbottona, nemmeno sul portiere. Tra Simone Benedettini e Simoncini – dice – non c'è un titolare designato. "Devo vedere come reagiscono alla palla che schizza" scherza il CT, con riferimento alla rifinitura.