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Auguri Firmino Pederiva, l’allenatore dei due mondi

Compie 80 anni l'allenatore dei settori giovanili. Una carriera iniziata nel 1972, poi anche vice di Arrigo Sacchi a Rimini. Sul Titano ha lavorato con San Marino Calcio e Federazione.

di Elia Gorini
22 ott 2024

Auguri a Firmino Pederiva. L’allenatore del calcio giovanile, l’allenatore di tanti ragazzi e ragazze che nel calcio hanno trovato passione e sogni. 80 anni e non sentirli per chi ha trascorso tutta la vita sui campi. Partite e allenamenti, bello o brutto tempo Firmino è maestro di calcio, cultore della filosofia “primo ad arrivare, ultimo ad andare”. Centinaia di ragazzini tra Romagna e San Marino conoscono l’allenatore cresciuto nel settore giovanile della Juventus, che a Rimini è stato il secondo di Arrigo Sacchi.

L’allenatore dei due mondi, volato fino in Sudamerica, in Paraguay per scoprire nuovi talenti per l’Empoli. Firmino è tra gli allenatori più amati della nostra terra calcistica. Tutti lo ricordano e tutti ricorda, di ogni giovane calciatore conserva caratteristiche tecniche e umane. Un uomo di calcio e per il calcio, dalla grandissima esperienza, superata solo dalla sua grande passione. Una carriera da allenatore iniziata molto presto a causa di infortunio nel 1972. “Da cinquant'anni appresso ad un pallone sulla panchina calda come il sole, e un freddo gelido quasi polare”, un po' citando Morandi, un po' Firmino, ha insegnato ad essere prima uomini e poi calciatori.

"Se un ragazzino è intelligente, tranquillo, educato - raccontava Firmino Pederiva nella trasmissione PassioceCalcio - secondo me ha più possibilità di fare anche quello che gli piacerebbe fare da grande, perché un ragazzino gioca a pallone e il suo sogno sarebbe quello di diventare giocatore. Secondo me se ha queste caratteristiche è più portato. Io ho sempre guardato molto a questo, ho avuto tante soddisfazioni perché gli ho voluto bene, mi sono sentito voler tanto bene. Questa è la mia teoria. Prima di tutto un bravo ragazzo, poi se diventi giocatore è un altro discorso, però se diventi un uomo è molto più importante".






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