Nell’isola dell’estate che non c’è il maltempo concede una mezza tregua per la rifinitura della Fiorita, immersa in un frescolino autunnale che fastidio non dà. Per contro, il forte vento alzatosi dalla notte in poi minaccia di complicare una partita che, a prescindere dal finale, sarà storica: sia i gialloblu che il Coleraine non hanno mai vinto né passato il turno in Europa, perciò, fosse anche grazie a supplementari o rigori, una delle due squadre sfaterà entrambi i tabù. Da questo punto di vista Berardi non vuole lasciare nulla di intentato: niente barricate a oltranza, si parte col tridente. “Proviamo a giocare col 4-3-3 – annuncia Nicola Berardi – anche perché abbiamo giocatori che possono fare questo modulo. Sono tre settimane che lo proviamo, siamo pronti”.
L’ultimo allenamento si chiude con esercitazioni su angoli e rigori, il grosso però è partitella. La distribuzione iniziale delle casacche dà qualche indizio di formazione: Gasperoni, Brighi, Di Maio e Grandoni davanti a Vivan, Errico, Loiodice e Amati in mezzo, Peluso, Damiano e Rinaldi davanti. L’attacco è il reparto con più variabili – Zafferani e Pieri insidiano i due nuovi arrivati – mentre Guidi pare la principale alternativa in mediana. Si gioca alle 19:30 locali, 20:30 in Italia.
Piccola curiosità: la quarta esperienza di Berardi sulla panchina della Fiorita comincia esattamente come la terza, ossia con una partita europea in Irlanda del Nord. Era il 2017 e finì con un ko allo scadere contro il Linfield.
Dall'Irlanda del Nord,
Riccardo Marchetti
Nel video le parole di Nicola Berardi, allenatore La Fiorita.