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Champions: La Fiorita ad un secondo dalla storia

2 lug 2014
Champions: La Fiorita ad un secondo dalla storiaChampions: La Fiorita ad un secondo dalla storia
Champions: La Fiorita ad un secondo dalla storia - Gli spogliatoi, per definizione, non sono un luogo silenzioso. Eppure ieri sera, ad una manciata di...
Gli spogliatoi, per definizione, non sono un luogo silenzioso. Eppure ieri sera, ad una manciata di minuti dal triplice fischio, non fiatava nessuno. Troppa l'amarezza per un finale che avrebbe meritato i caratteri indelebili della storia, del record assoluto. Mai nessuna sammarinese aveva infatti chiuso senza subire reti la gara d'andata in Europa: La Fiorita ci era riuscita per 92 minuti e 58 secondi, quando poi quel treno che risponde al nome di Heiko Tamm ha sfruttato al massimo la sponda di Teever per superare Simone Montanari.
In quella che è forse la più bella prestazione di una sammarinese in Europa, Manca si affida ad un solido 4-1-4-1 con i tre volti nuovi (Angeletti, Calzolari e Cangini) in campo dal primo minuto. Selva unica punta. A fare la partita – secondo copione – gli ospiti, che nei primi 45 prediligono la fascia mancina, dove Mazzola e Ceci sono strepitosi, ma talvolta il pallone passa: il primo, al quarto d'ora, si risolve in una spaccata di Teever che non può far paura a Montanari. La Fiorita fa partita pari e al 18' sviluppa la più bella azione: da Rinaldi a Ceci passando per il velo di Andy Selva. L'esterno crossa forte al centro dove il gol sembrava fatto. Sembrava.
Gli uomini di Kristal – passato lo spavento – tornano a spingere: Ivanov ci prova dal limite, ma Montanari fa buona guardia. Al 35' finisce la partita di Andy Selva; acciaccato, lascia il posto al capocannoniere della stagione: Giacomo Gualtieri. Ma sugli scudi al 40' c'è ancora Montanari che – in seguito ad un pallone perso in uscita da Cangini – dice di no a Subbotin. Prima di guadagnare gli spogliatoi gli estoni sfiorano il vantaggio in altre due occasioni: sulla punizione di Antonov la deviazione di Podholjuzin che svernicia la traversa. All'ultimissimo pallone utile, poi, Raudsepp mette sulla testa di Subbotin l'1-0, che l'esterno spreca malamente.
Nella ripresa il calo fisico dei campioni di San Marino è inevitabile, ma fino a metà frazione nemmeno troppo vistoso. Bugli per tutti, dimostra che La Fiorita, atleticamente, c'è. Al 59' il destino batte un colpo: Kristal è costretto a sostituire Ivanov, infortunato. Spazio a Tamm, che sarà l'uomo della provvidenza. Incontenibile sulla fascia sinistra, fornisce subito due assist a Subbotin e Teever, che non riescono a sbloccare l'incontro, vuoi per imprecisione, vuoi per l'ennesimo intervento super di Montanari. Al 69' Tamm prova a mettersi in proprio, oliando il meccanismo che farà saltare il banco: sponda di Teever e destro, fuori di un soffio.
Apprensione sulla punizione che all'82' porta all'ammonizione di Cangini e Bollini, ma Antonov spara a salve tra i guanti dell'estremo sammarinese.
La Fiorita si difende a oltranza: a sei dal termine doppia opportunità per gli ospiti, che prima ci provano da fuori con Antonov. Poi, sullo sviluppo dell'azione, il cross di Aallikko trova l'incocciata di Tamm, che deve ancora fare i conti con un superbo Montanari.
L'ultima mezzora maltese – come si augurava – è decisamente cancellata, come dovrà esserlo la delusione comprensibile per quello che era un sogno realizzato, confezionato e meritato, e che ci porta a chiudere da dove abbiamo iniziato: da una sponda che – purtroppo – non scorderemo tanto facilmente.

lp

Al microfono di Palmiro Faetanini le voci di Alberto Manca (allenatore La Fiorita) e Andy Selva (attaccante La Fiorita)

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