La Folgore sbaglia orario e comincia la sua partita solo alle 20.45, quel quarto d'ora di black out spiegabile solo con la troppa pressione accumulata in una settimana densa di aspettative, risulta a conti fatti, decisivo. Un palo clamoroso, una grande parata di Bicchiarelli sono il preludio al goal realizzato da uno scatenato Hovhannisyan.
Il numero 5 armeno, ha la capacità di viaggiare su ritmi insostenibili per tutti e il tecnico dei campioni sammarinesi Berardi, non ha contromisure da adottare nei sui confronti. Il goal che apre la scatola arriva dopo soli 6 minuti ed è lo scacciapensieri per il Pyunik. La qualificazione se mai fosse stata in discussione, adesso non lo è più, e non è un caso che i sammarinesi comincino a giocare in questo preciso momento. Berardi, cambia modulo, si passa al 4-3-3 anche se il miglior interprete di questo scacchiere è in panchina: Francesco Perrotta non ha recuperato dal problema fisico accusato all'andata. E allora a sacrificarsi è il solito Simone Pacini, giocatore ovunque. E' suo l'avviso ai naviganti, con risposta stilisticamente perfetta di Aivazov che tocca quel tanto che basta da strozzare l'urlo in gola al capitano sammarinese. La partita si assesta, i ritmi calano anche perchè la temperatura tropicale stringe le gambe dei 22 come fosse un boa attorcigliato. Nel finale di tempo il club di Falciano torna a subire: Satumyan richiama Bicchiarelli, sulla respinta Romero trova il corpo di Muccini, Badoyan ha qualcosa in più di un calcio di rigore, Genestreti sulla linea è un muro insuperabile. Il raddoppio è nell'aria ed arriva a pochi minuti dall'intervallo, il graffio è di Satumyan a segno anche all'andata. Prima dell'intervallo c'è ancora il tempo di vedere Davide Bicchiarelli in volo plastico a respingere il colpo di testa di Hakobyan. Volano parole grosse nello spogliatoio tra Bicchiarelli e Traini, ma anche questo è sintomo positivo. La Folgore è viva e lo dimostrerà ampiamente nella ripresa. Che gli armeni non siano fulmini di guerra sulle palle inattive lo si era visto anche all'andata, e puntualmente arriva il riscontro anche al ritorno: sugli sviluppi di un corner di Pacini, la sfera arriva ad Hirsh che scaraventa in mezzo un pallone sul quale si avventa Traini che iscrive così il proprio nome nell'albo speciale dei bomber europei. Nel finale batte un colpo, e che colpo, anche il messicano Cesar Romero, quando da 35 metri manda a stampare un missile sulla traversa. Tutti in piedi ad applaudire una squadra competitiva capace in una sola stagione di centrare il "Double" Campionato-Coppa e di segnare due reti equamente suddivise tra andata e ritorno in Champions League. E il D.S Gabriele Muratori ha stappato lo champagne annunciando l'arrivo dell'ex centrocampista della Nazionale Domeniconi.
Lorenzo Giardi
Il numero 5 armeno, ha la capacità di viaggiare su ritmi insostenibili per tutti e il tecnico dei campioni sammarinesi Berardi, non ha contromisure da adottare nei sui confronti. Il goal che apre la scatola arriva dopo soli 6 minuti ed è lo scacciapensieri per il Pyunik. La qualificazione se mai fosse stata in discussione, adesso non lo è più, e non è un caso che i sammarinesi comincino a giocare in questo preciso momento. Berardi, cambia modulo, si passa al 4-3-3 anche se il miglior interprete di questo scacchiere è in panchina: Francesco Perrotta non ha recuperato dal problema fisico accusato all'andata. E allora a sacrificarsi è il solito Simone Pacini, giocatore ovunque. E' suo l'avviso ai naviganti, con risposta stilisticamente perfetta di Aivazov che tocca quel tanto che basta da strozzare l'urlo in gola al capitano sammarinese. La partita si assesta, i ritmi calano anche perchè la temperatura tropicale stringe le gambe dei 22 come fosse un boa attorcigliato. Nel finale di tempo il club di Falciano torna a subire: Satumyan richiama Bicchiarelli, sulla respinta Romero trova il corpo di Muccini, Badoyan ha qualcosa in più di un calcio di rigore, Genestreti sulla linea è un muro insuperabile. Il raddoppio è nell'aria ed arriva a pochi minuti dall'intervallo, il graffio è di Satumyan a segno anche all'andata. Prima dell'intervallo c'è ancora il tempo di vedere Davide Bicchiarelli in volo plastico a respingere il colpo di testa di Hakobyan. Volano parole grosse nello spogliatoio tra Bicchiarelli e Traini, ma anche questo è sintomo positivo. La Folgore è viva e lo dimostrerà ampiamente nella ripresa. Che gli armeni non siano fulmini di guerra sulle palle inattive lo si era visto anche all'andata, e puntualmente arriva il riscontro anche al ritorno: sugli sviluppi di un corner di Pacini, la sfera arriva ad Hirsh che scaraventa in mezzo un pallone sul quale si avventa Traini che iscrive così il proprio nome nell'albo speciale dei bomber europei. Nel finale batte un colpo, e che colpo, anche il messicano Cesar Romero, quando da 35 metri manda a stampare un missile sulla traversa. Tutti in piedi ad applaudire una squadra competitiva capace in una sola stagione di centrare il "Double" Campionato-Coppa e di segnare due reti equamente suddivise tra andata e ritorno in Champions League. E il D.S Gabriele Muratori ha stappato lo champagne annunciando l'arrivo dell'ex centrocampista della Nazionale Domeniconi.
Lorenzo Giardi
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