La dodicesima partecipazione delle squadre sammarinese nelle coppe europee si è chiusa con un bilancio positivo sul piano delle prestazioni proposte in casa, meno in trasferta. La squadra che ha fatto meglio nel doppio confronto è stata La Fiorita. La squadra di Nicola Berardi, candidato con Stefano Ceci e Max Venturi alla Panchina d’Oro, ha proposto un’ottima prestazione a Serravalle, sfiorando anche la rete con Perrotta. Lo 0-2 finale è stato anche frutto dello sfortunato intervento di Montanari al ’90. Errore riscattato in Lettonia respingendo anche un rigore. Contro il Metalurgs tre reti sono arrivate negli ultimi 18 minuti, due quando la squadra era in inferiorità numerica per l’espulsione di Bellocchi. Bene la Libertas. La squadra di Borgo Maggiore ha perso con un doppio 4-0. Delle otto reti subite, ben tre sono arrivate su calcio di rigore. I granata hanno fatto una buona figura in Macedonia, per poi proporre una gara attenta a San Marino soprattutto nel primo tempo, deciso da un grandissimo goal. La condizione atletica ha poi fatto la differenza. Soprattutto in Champions League, con il Tre Penne che chiude la sua terza apparizione consecutiva in Europa con un bilancio di 11 reti subite. Sul totale ha pesato il passivo del Lussemburgo con sette minuti fatali a inizio ripresa. Nel ritorno, le troppe disattenzioni hanno portato alle prime due reti. Quando i ritmi sono scesi, il Tre Penne ha trovato più spazio cercando anche il gol. Se sul campo la differenza si è vista, come naturale che sia quando si affrontano professionisti, il calcio sammarinese si è distinto sul piano organizzativo e comportamentale, tanto da meritarsi una menzione da parte della stessa UEFA.
Elia Gorini
Elia Gorini
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