Il cuore granata non basta, la Libertas sfiora l'impresa

La Libertas conferma di essere grande squadra anche nella gara di ritorno. Al di là dello svantaggio iniziale che ha in qualche modo spento le speranze di puntare a una storica qualificazione, i granata sammarinesi escono tra gli applausi anche a San Marino. Il Sarajevo si presenta per 10/11 con la stessa formazione dell'andata, divisa completamente nera per i bosniaci a ricordo della Strage di Srebrenica. Bastano 90 secondi agli ospiti per sbloccare il risultato. Punizione a giro di Haurdic e palla all'incrocio dove Aldo Simoncini non può arrivare. La Libertas non si scompone, continuando a giocare come se il risultato non fosse cambiato. Morelli ci prova all'11, il tiro è deviato sul fondo. Dall'altra parte Aldo Simoncini continua a fare quello che gli riesce meglio: il numero 1. Paratona al 26' su Dzakmic che vale un gol. E si perché un minuto dopo il cuore granata porta al pari. Facondini recupera palla e serve in profondità Morelli, il primo ad arrivare sul pallone e calciare dal limite. Bandovic ci mette del suo e la sfera rotola in fondo alla rete. Il pari è il risultato più giusto, anche perché Simoncini continua a meritarsi il ruolo di migliore in campo con un altro intervento a mano aperta su Tadejevic. La Libertas recrimina anche per un calcio di rigore non concesso. Ma si prosegue. Il finale sembra essere sammarinese, anche se Simoncini deve allungarsi per deviare il tiro da fuori. Poi il recupero. A 15 secondi dalla fine, Todorovic pesca il jolly. Grande sinistro che manda il Sarajevo negli spogliatoi in vantaggio. Nella ripresa non succede tantissimo. Ancora l'ordine tattico della squadra di Ezio Fortunato tiene aperto il discorso risultato. Cimirot scheggia la traversa con una conclusione da fuori, poi il break offensivo della Libertas che varrebbe il pari. Al fischio finale è 2-1 Sarajevo, ma grande la prova della Libertas e del calcio del Titano.
(Nel video l'intervista a Gianluca Morelli - attaccante Libertas)

Elia Gorini