L'unico rammarico è quello di non aver segnato, anche perché di occasioni ce ne sono state parecchie. Per il resto, il Tre Fiori saluta a testa alta un'Europa League ricca di soddisfazioni, col Rudar Velenje che vince ancora ma senza dilagare: 3-0 e passivo dell'andata più che dimezzato.
Già certi del passaggio del turno, gli sloveni tengono le marce basse e ne esce un primo tempo gradevole ed equilibrato. Lancio di Succi per Vassallo, che costringe Pridigar a uscire fino al limite – e quasi oltre – per bloccare il tutto. Il Rudar risponde con gli angoli di Pisek per la testa di Kamara: per due volte il liberiano svetta e colpisce, la mira però resta un optional. Di nuovo Tre Fiori, Della Valle spazza e Tamagnini va a memoria con una perla no look per le falcate di Vassallo, che arriva a gas aperto; Pusaver però la legge bene e gli impedisce di rientrare, chiudendola lì. L’equilibrio salta a ridosso del riposo, quando gli sloveni accelerano e sbloccano. Radic di fino a smarcare Bolha, rimorchio per Trifkovic e paratona di piede di Pizzolato; Tucic va a botta sicura sul rimpallo e Andreini salva sulla riga, con Acquarelli ad allontanare. Cosa che, sul cross di Pisek di 20” dopo, non riesce al duo Succi-Ghetti: palla fuori per Bolha, stop di petto e sassata al volo di destro che schizza radente al palo per la prima rete di serata.
Da lì all'intervallo Filippi e Ghetti mettono un paio di toppe su Solomun e Kamara, così il raddoppio slitta ai primi minuti di ripresa. Catena mancina non pervenuta, apertura di Bolha per Pusaver che è solo, controlla da manuale e mette dentro: Solomun non arriva, l'appena entrato Simunac sì e da lì non si può far nulla.
A Velenje l’imbarcata cominciò così, qui invece il Tre Fiori non perde la testa e per 5' comanda il gioco, lanciandosi nelle praterie concesse dagli ospiti. Solito show a sinistra di Vassallo, che vede l'autostrada per Teodorani quando ormai è tardi permettendo a Pridigar di fermar tutto con l'uscita in scivolata. Altro asse Vassallo-Teodorani e stavolta l'invito col contagiri arriva sui piedi del centrocampista, che conclude defilato e non inquadra. Neanche 30”, stesso lato e parti invertite: Teodorani in verticale per Vassallo che tiene lontano Vasiljevic e spara sul primo palo, dove lo attendono i guanti del sempre attento Pridigar.
Tris d'occasioni da una parte, tris e basta dall'altra: Muic innesca il triangolo tra Kamara e Simunac, la difesa non copre sul liberiano e Pizzolato è battuto di nuovo. Nient'altro da segnalare, il Tre Fiori resta sul pezzo e negli ultimi minuti si spinge ancora avanti, per quanto invano. Per il Rudar c'è la Steaua Bucarest, per i gialloblu invece l'applauso della tribuna fa da epilogo a un'estate da ricordare.
C'è comunque tanta soddisfazione nelle parole del tecnico del Tre Fiori Matteo Cecchetti (VEDI L'INTERVISTA)
RM
Già certi del passaggio del turno, gli sloveni tengono le marce basse e ne esce un primo tempo gradevole ed equilibrato. Lancio di Succi per Vassallo, che costringe Pridigar a uscire fino al limite – e quasi oltre – per bloccare il tutto. Il Rudar risponde con gli angoli di Pisek per la testa di Kamara: per due volte il liberiano svetta e colpisce, la mira però resta un optional. Di nuovo Tre Fiori, Della Valle spazza e Tamagnini va a memoria con una perla no look per le falcate di Vassallo, che arriva a gas aperto; Pusaver però la legge bene e gli impedisce di rientrare, chiudendola lì. L’equilibrio salta a ridosso del riposo, quando gli sloveni accelerano e sbloccano. Radic di fino a smarcare Bolha, rimorchio per Trifkovic e paratona di piede di Pizzolato; Tucic va a botta sicura sul rimpallo e Andreini salva sulla riga, con Acquarelli ad allontanare. Cosa che, sul cross di Pisek di 20” dopo, non riesce al duo Succi-Ghetti: palla fuori per Bolha, stop di petto e sassata al volo di destro che schizza radente al palo per la prima rete di serata.
Da lì all'intervallo Filippi e Ghetti mettono un paio di toppe su Solomun e Kamara, così il raddoppio slitta ai primi minuti di ripresa. Catena mancina non pervenuta, apertura di Bolha per Pusaver che è solo, controlla da manuale e mette dentro: Solomun non arriva, l'appena entrato Simunac sì e da lì non si può far nulla.
A Velenje l’imbarcata cominciò così, qui invece il Tre Fiori non perde la testa e per 5' comanda il gioco, lanciandosi nelle praterie concesse dagli ospiti. Solito show a sinistra di Vassallo, che vede l'autostrada per Teodorani quando ormai è tardi permettendo a Pridigar di fermar tutto con l'uscita in scivolata. Altro asse Vassallo-Teodorani e stavolta l'invito col contagiri arriva sui piedi del centrocampista, che conclude defilato e non inquadra. Neanche 30”, stesso lato e parti invertite: Teodorani in verticale per Vassallo che tiene lontano Vasiljevic e spara sul primo palo, dove lo attendono i guanti del sempre attento Pridigar.
Tris d'occasioni da una parte, tris e basta dall'altra: Muic innesca il triangolo tra Kamara e Simunac, la difesa non copre sul liberiano e Pizzolato è battuto di nuovo. Nient'altro da segnalare, il Tre Fiori resta sul pezzo e negli ultimi minuti si spinge ancora avanti, per quanto invano. Per il Rudar c'è la Steaua Bucarest, per i gialloblu invece l'applauso della tribuna fa da epilogo a un'estate da ricordare.
C'è comunque tanta soddisfazione nelle parole del tecnico del Tre Fiori Matteo Cecchetti (VEDI L'INTERVISTA)
RM
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