Partiamo dal presupposto che La Fiorita ha giocato meglio e non ha rubato nulla. L'unico rimprovero che può fare Nicola Berardi alla sua squadra è quello di non aver chiuso l'incontro nonostante le diverse occasioni collezionate nella ripresa. Fatta questa doverosa premessa il big match è stato condizionato dal Direttore di gara Barbeno che dopo soli sette minuti di gara si prende la responsabilità di espellere Righini per epiteto blasfemo. Regolamento alla mano l'arbitro non ha sbagliato nulla, il buon senso avrebbe dovuto suggerire al Direttore di Gara di non rovinare, all'alba, una partita così importante. Al termine del primo tempo ci saranno 4 cartellini gialli e un rosso in 45 minuti tra i più regolari e corretti. L'inferiorità costringe la Libertas ad arretrare il baricentro e La Fiorita ne approfitta subito per portarsi avanti con il gran goal di Amati. I primi 45 sono tutti qui eccezion fatta per un colpo di testa di Golinucci abbondantemente fuori.
Nella ripresa il gioco di Papini è monotematico, palla su Bernacci che spizza per i compagni, ma per Di Maio e Brighi, non c'è nulla di più facile che arginare l'Airone “Low Profile”. Di là sono almeno 3 le palle goal compreso un tentativo di autogoal e un incrocio dei pali colpito da Marco Gasperoni. Barbeno decide di ristabilire la parità numerica quando pizzica anche uno dei migliori in campo, Peluso in linguaggio poco adeguato e si ritorno 10 contro 10 ma con la Libertas ormai spompata e incapace di impensierire Gian Luca Vivan.
Al campo sportivo di Fonte dell'Ovo, Fiorita batte Libertas 1-0. Nel dopo partita Papini ha dichiarato che sarebbero rientrate le dimissioni di Ghiotti da Presidente del club di Borgo Maggiore