28 giugno-19 luglio, un mesetto scarso nel quale il Tre Fiori ha ribaltato le comandate del calcio sammarinese. In Europa, sin lì, mai più di due gol segnati nella stessa partita, mai una vittoria con più di un gol di scarto, mai un passaggio del turno. I primi due mai sono saltati in un tranquillo giovedì sera forlivese, nel quale il Bala Town – e un po' tutti – s'aspettavano qualunque cosa, ma non un 3-0 gialloblu. Gli ospiti ci hanno messo del loro, la modalità “cogli l'attimo” del Tre Fiori ha fatto il resto. Il terzo mai, quello più importante, è invece venuto meno una settimana dopo, in una Rhyl insolitamente calda per quelli che sono gli standard gallesi. Ad annunciare la storia niente squilli di tromba, solo il garrire dei gabbiani e quel triplice fischio che chiude 52' di un secondo tempo di barricate disperate.
Ciao ciao preliminare col Bala, benvenuto primo turno di qualificazione d'Europa League col Rudar Velenje. L'andata è in Slovenia e stavolta la ripresa porta male: due gol subiti in un minuto subito dopo il rientro, ne arrivano altri 4 e finisce 7-0. Sogno chiuso, giochi chiusi e ritorno che fa paura, ma nel quale si porta a casa un ko per 3-0 più che dignitoso, considerando la distanza tecnica in campo. Anzi, stavolta si creano anche tante occasioni, come nel caso dello splendido lancio a occhi quasi chiusi di Tamagnini per Vassallo. "L'ho visto partire con la coda dell'occhio ed era l'ultimo uomo rimasto - racconta il centrocampista - ho provato a dargliela ed è andata bene, purtroppo non è riuscito a concludere. Sapevamo che Mirco ha una gran velocità, potevamo mandarlo in profondità ed è arrivato davanti alla porta parecchie volte, solo che non abbiamo avuto fortuna".
Il parecchie volte si riferisce soprattutto al tris di opportunità ravvicinate firmate, oltre che dall'attaccante, da Teodorani. "Ho sbagliato il controllo - dice quest'ultimo - invece di controllarmela avanti mi sono portato la palla sull'esterno, mi si è ristretta la visuale della porta e ho concluso sull'esterno. Però credo che, soprattutto nel primo tempo, abbiamo onorato nella maniera giusta una partita che sapevamo essere molto complessa per noi. Rispetto al secondo tempo di Velenje siamo rimasti compatti e abbiamo gestito bene la situazione".
RM
Nel servizio le parole di Andrea Tamagnini e Alessandro Teodorani, centrocampisti del Tre Fiori.
Ciao ciao preliminare col Bala, benvenuto primo turno di qualificazione d'Europa League col Rudar Velenje. L'andata è in Slovenia e stavolta la ripresa porta male: due gol subiti in un minuto subito dopo il rientro, ne arrivano altri 4 e finisce 7-0. Sogno chiuso, giochi chiusi e ritorno che fa paura, ma nel quale si porta a casa un ko per 3-0 più che dignitoso, considerando la distanza tecnica in campo. Anzi, stavolta si creano anche tante occasioni, come nel caso dello splendido lancio a occhi quasi chiusi di Tamagnini per Vassallo. "L'ho visto partire con la coda dell'occhio ed era l'ultimo uomo rimasto - racconta il centrocampista - ho provato a dargliela ed è andata bene, purtroppo non è riuscito a concludere. Sapevamo che Mirco ha una gran velocità, potevamo mandarlo in profondità ed è arrivato davanti alla porta parecchie volte, solo che non abbiamo avuto fortuna".
Il parecchie volte si riferisce soprattutto al tris di opportunità ravvicinate firmate, oltre che dall'attaccante, da Teodorani. "Ho sbagliato il controllo - dice quest'ultimo - invece di controllarmela avanti mi sono portato la palla sull'esterno, mi si è ristretta la visuale della porta e ho concluso sull'esterno. Però credo che, soprattutto nel primo tempo, abbiamo onorato nella maniera giusta una partita che sapevamo essere molto complessa per noi. Rispetto al secondo tempo di Velenje siamo rimasti compatti e abbiamo gestito bene la situazione".
RM
Nel servizio le parole di Andrea Tamagnini e Alessandro Teodorani, centrocampisti del Tre Fiori.
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