Episodio curioso accaduto nella semifinale del campionato di Futsal sammarinese durante la gara tra Sangiovanni e Murata. I due arbitri designati, Daniele D'Adamo e Raffaele Delvecchio hanno sbagliato a contare i rigori della partita stessa e dopo averne decretato la fine ed aver mandato le squadre nello spogliatoio, sono stati costretti a tornare a chiamare i calciatori già sotto la doccia chiedendogli di rivestirsi per battere l’ultimo rigore accorgendosi di fatto dell’errore commesso.
“E’ stata una scena tragicomica -racconta il responsabile del settore futsal del Murata, Daniele Albani- quando l’arbitro ha decretato la fine ci siamo subito accorti che in realtà mancava ancora un rigore ma loro ci hanno risposto a malomodo intimandoci di fare la doccia. Quando, comprensibilmente arrabbiati, i ragazzi sono rientrati nello spogliatoio è arrivata la clamorosa beffa, D’Adamo e Delvecchio ci hanno chiesto di tornare in campo per battere l’ultimo rigore. A quel punto -racconta Albani- io ho pensato di difendere i miei ragazzi rifiutandomi di mandarli alla berlina in quelle condizioni ma il Signor Delvecchio è passato alle minacce intimandomi di mandare in campo la squadra e gridandomi in faccia che in caso contrario avrei avuto pesanti ripercussioni e un referto arbitrale indimenticabile. Abbiamo toccato il fondo. Noi appassionati di futsal avevamo dovuto subire ogni tipo di imprevisto, avevamo trovato i campi chiusi quando erano in programma partite ufficiali, ci siamo presentati al campo per giocare e non sono arrivati gli arbitri, abbiamo sopportato regolamenti interpretati a caso da arbitri abituati a dirigere il calcio a 11, addirittura qualche anno fa non arrivarono le coppe per le premiazioni dei vincitori ma questo mi pare davvero troppo. Se si vuole far crescere davvero il movimento -conclude Albani- è ora di impegnarsi con la stessa attenzione che si presta al calcio a 11, altrimenti il numero di squadre iscritte tornerà a calare. Io dico solo che sia il Segretario Generale Casadei che il responsabile federale Bevitori erano presenti e hanno visto cosa è successo e quanto meno dovranno portarci le loro scuse per come siamo stati trattati”.
Lo sportivo.sm
“E’ stata una scena tragicomica -racconta il responsabile del settore futsal del Murata, Daniele Albani- quando l’arbitro ha decretato la fine ci siamo subito accorti che in realtà mancava ancora un rigore ma loro ci hanno risposto a malomodo intimandoci di fare la doccia. Quando, comprensibilmente arrabbiati, i ragazzi sono rientrati nello spogliatoio è arrivata la clamorosa beffa, D’Adamo e Delvecchio ci hanno chiesto di tornare in campo per battere l’ultimo rigore. A quel punto -racconta Albani- io ho pensato di difendere i miei ragazzi rifiutandomi di mandarli alla berlina in quelle condizioni ma il Signor Delvecchio è passato alle minacce intimandomi di mandare in campo la squadra e gridandomi in faccia che in caso contrario avrei avuto pesanti ripercussioni e un referto arbitrale indimenticabile. Abbiamo toccato il fondo. Noi appassionati di futsal avevamo dovuto subire ogni tipo di imprevisto, avevamo trovato i campi chiusi quando erano in programma partite ufficiali, ci siamo presentati al campo per giocare e non sono arrivati gli arbitri, abbiamo sopportato regolamenti interpretati a caso da arbitri abituati a dirigere il calcio a 11, addirittura qualche anno fa non arrivarono le coppe per le premiazioni dei vincitori ma questo mi pare davvero troppo. Se si vuole far crescere davvero il movimento -conclude Albani- è ora di impegnarsi con la stessa attenzione che si presta al calcio a 11, altrimenti il numero di squadre iscritte tornerà a calare. Io dico solo che sia il Segretario Generale Casadei che il responsabile federale Bevitori erano presenti e hanno visto cosa è successo e quanto meno dovranno portarci le loro scuse per come siamo stati trattati”.
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