Strano ma vero, dopo due partite in due giorni è già ora di parlare di vigilia. I mini-tornei internazionali non lasciano scampo, specie a chi non può permettersi il lusso di schierare due quartetti di pari livello in ogni partita. In questa direzione è andata la girandola di sostituzioni operate da De Gregorio nel secondo tempo della sfida contro la Moldavia, servita anche per centellinare le forze di chi domani sarà chiamato a difendere la causa sammarinese maggiormente – in termini di solo minutaggio in campo – degli altri.
Nei piani alti del gruppo D il passaggio del turno si deciderà nello scontro diretto tra Moldavia e Francia: i transalpini arrivano con un +7 di differenza reti, contro il +10 dei padroni di casa a cui per qualificarsi basta anche un pareggio di qualsiasi entità. Chi la spunta finisce dritto dritto al Main Round di Slovenia con i padroni di casa, la Norvegia e la Repubblica Ceca.
Per la Nazionale sammarinese gli stimoli non sono pochi: di fronte l'Albania, che ha tenuto bene il campo con Moldavia e Francia risultando essere però tecnicamente inferiore. E non di poco.
La classe di Halimi – capitano e militante in Serie A italiana – può fare la differenza, De Gregorio auspica invece che a spostare l'ago della bilancia sia il gioco di squadra e lo spirito di gruppo, cosa in cui la Nazionale sammarinese non è seconda a nessuno.
Un precedente tra San Marino e Albania: il 23 gennaio del 2011 – in Finlandia – terminò 4-2 per gli albanesi, ripresi due volte da Fabio Gasperoni (in campo anche domani) e Marco Mularoni, capitano nella selezione del fratello Luciano.
La Nazionale è cambiata molto da allora, ostentando miglioramenti netti ed evidenti. Ripetere la prestazione ed il risultato di allora sarebbe già un successo, ma per parafrasare le parole di De Gregorio nel post San Marino – Francia, si può sempre fare meglio.
da Vadul lui Vod?
Luca Pelliccioni
Nei piani alti del gruppo D il passaggio del turno si deciderà nello scontro diretto tra Moldavia e Francia: i transalpini arrivano con un +7 di differenza reti, contro il +10 dei padroni di casa a cui per qualificarsi basta anche un pareggio di qualsiasi entità. Chi la spunta finisce dritto dritto al Main Round di Slovenia con i padroni di casa, la Norvegia e la Repubblica Ceca.
Per la Nazionale sammarinese gli stimoli non sono pochi: di fronte l'Albania, che ha tenuto bene il campo con Moldavia e Francia risultando essere però tecnicamente inferiore. E non di poco.
La classe di Halimi – capitano e militante in Serie A italiana – può fare la differenza, De Gregorio auspica invece che a spostare l'ago della bilancia sia il gioco di squadra e lo spirito di gruppo, cosa in cui la Nazionale sammarinese non è seconda a nessuno.
Un precedente tra San Marino e Albania: il 23 gennaio del 2011 – in Finlandia – terminò 4-2 per gli albanesi, ripresi due volte da Fabio Gasperoni (in campo anche domani) e Marco Mularoni, capitano nella selezione del fratello Luciano.
La Nazionale è cambiata molto da allora, ostentando miglioramenti netti ed evidenti. Ripetere la prestazione ed il risultato di allora sarebbe già un successo, ma per parafrasare le parole di De Gregorio nel post San Marino – Francia, si può sempre fare meglio.
da Vadul lui Vod?
Luca Pelliccioni
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