Nel 2008, nell'ultima squadra allenata, Il San Marino calcio, Varrella viene esonerato dopo un paio di mesi di campionato. Da quel momento non si hanno più tracce del “professore” per dieci anni, ossia fino al 2018 quando pensano a lui i vertici della FSGC per sostituire Pier Angelo Manzaroli. E così Franco Varrella, come se ci fosse una filo conduttore diretto con San Marino, prima “muore come allenatore” poi rinasce sul Titano con il ruolo più prestigioso e diventa il primo CT italiano a sedersi sulla panchina della Nazionale sammarinese.
La differenza non trascurabile è che il riminese e il suo staff lavorano da professionisti: anche per questo, da lui ci si doveva aspettare una crescita complessiva, che numeri alla mano, non c'è stata. 32 panchine, 30 sconfitte, 2 pareggi 3 gol fatti, 120 subiti, gli ultimi 3 da una Nazionale che contro San Marino ha fatto la sua storia ottenendo la vittoria più larga dal 1996 anno di affiliazione a Fifa e Uefa. Il CT proposto dall'allora Direttore Tecnico Massimo Bonini viene nominato tra lo stupore generale, proprio per la sua lunghissima assenza dalla panchina. Viene descritto come uno dei pochi ad avere le carte in regola per provare a cambiare la mentalità ad una Nazionale che a giudizio dei vertici FSGC ha bisogno di un ricambio. Al netto di sconfitte con prestazioni comunque discrete e dignitose, e alcune brillanti idee Nanni e Rossi su tutte, l'inizio di Varrella porta 6 sconfitte in Nations League 2018-2019, 10 nelle qualificazioni ad Euro 2020, 2 con 2 pareggi entrambi per 0-0 in Nations League 2020-2021.
Sono proprio quei due risultati utili consecutivi a salvargli la panchina. Varrella, dopo l'uscita di scena improvvisa di Massimo Bonini, trova un altro alleato in Daniele Arrigoni che lo conferma. Per il DT Arrigoni non si può interrompere sul più bello l'era Varrella. E così in un colpo solo la FSGC riesce a sgonfiare nettamente l'entusiasmo di Fabrizio Costantini fresco di patentino Uefa A, fiducia al “professore” per affrontare le qualificazioni al mondiale Qatar 2022. Non capita spesso in questi gruppi proibitivi per la Nazionale di San Marino di ritrovarsi una Nazionale cosiddetta 'alla portata'. 6 punti Andorra con 5 reti fatte 0 subite, sconfitte pesanti che hanno riportato indietro di almeno 4 anni una Nazionale che nonostante l'aumento dei costi non ha virato restando ancorata ai propri limiti. Manzaroli, dopo la sconfitta in amichevole proprio con i Pirenaici venne “processato”. Non sarebbe né giusto né logico addossare tutte le colpe al CT. La sensazione attuale è che nessuno abbia la bacchetta magica per cambiare le cose. L'unica possibilità vera, è che sia l'intero sistema calcio San Marino a fare il salto di qualità. Occorre capire se questo è l'interesse di tutti o solo di alcuni.