Il 5° successo del Murata è un 3-0 su un Cailungo propositivo ma incapace di capitalizzare le tante occasioni: dopo 6 giornate i neroverdi sono appena a quota 3 gol, tanti quanti quelli incassati, nello stesso arco, dai bianconeri, efficaci a 360°.
Minuto di silenzio per Corrado Mazza – membro del direttivo del Cailungo deceduto martedì – e poi via con una partita che si sblocca già al 8°: punizione di Cicarelli e torre di Peters per Matteoni, che brucia Quaranta e tocca nel sacco. Metteoni decisivo anche in copertura, dove è salvifico nel far saltare sul più bello la combinazione Tani-Urbinati-Giangrandi.
Sintomo di un Cailungo che ha reagito bene allo schiaffo: angolo di Magrotti e Bencivenga non trova la stoccata, mentre Amati la spunta di caparbietà e scarica il destro, grande risposta di Gueye. Quindi Tani manda in porta ancora Amati in un'azione che l'arbitro ferma, inspiegabilmente senza concedere il vantaggio, per il fallo da giallo di Peters su Urbinati.
A ridestare il Murata sono gli affondi in fascia destra di Affonso, ancora tra i migliori: sul primo Masini respinge, sul secondo Rodrigues beffa Vittori e spacca in porta per il raddoppio. Stavolta il Cailungo accusa e i bianconeri caricano per chiuderla, sempre sull'asse verdeoro. Affonso verticalizza d'esterno per Rodrigues che s'inserisce, salta Masini e incrocia per la doppietta e per il tris: Ferraro gli nega entrambi, intercettando una palla già diretta in rete e invalidando il tutto causa fuorigioco. Ferraro saprà farsi perdonare allo scadere di frazione: giù nel contatto con Fini – che sembra non prendere niente – e rigore generoso che Affonso trasforma nel suo 5° centro in 6 gare.
E al rientro altra doppietta negata dal fuorigioco: stavolta a Matteoni, pescato sul palo lungo da Cicarelli. Poi esce l'orgoglio di un Cailungo che prova più volte a entrare a tabellino, ma senza risultato. L'occasione più ghiotta è al 61°, quando Amati si gira alla grande su Vitaioli ma, a cose già fatte, calcia incredibilmente fuori. Klyvchuk da lontano per la parata di Gueye è l'ultimo acuto, il finale è del Murata: Rastelli sciupa l'assist di Ura sparando alto e ci riprova su appoggio di Grieco, con l'interventone di Masini a negargli gioia. Masini graziato invece quando il tiro deviato di Cunha gli libera davanti Grieco, che se lo mangia mettendogliela sui guanti.