In una location “apocalittica”, la Nazionale di San Marino ha vissuto una delle tante realtà del Kazakistan. E ha constatato pro e contro: la difficoltà per arrivare alla Sydybek Arena per l’allenamento - un piccolo gioiello disperso nel nulla - ma anche la bella accoglienza della popolazione che ha regalato dolci tipici alla squadra e vestito il CT Fabrizio Costantini con lo “Shapan”, il vestito tradizionale kazako.
Poi tutti in campo: è stata principalmente una seduta di scarico per i biancazzurri, utile anche per smaltire le scorie del lungo viaggio per arrivare ad Astana. Ma pure un’occasione per continuare nella preparazione della partita, in programma venerdì alle ore 16 italiane. Tattica, rapidità, uscite dal basso e coperture, oltre alla classica partitella finale.
È dunque partita la missione Kazakistan: l’obiettivo è provare a replicare la buona prestazione dell’andata, giocata a Parma. Al “Tardini” il 3-0 fu un risultato bugiardo con i Titani in grado di giocarsela quasi alla pari, anzi senza “quasi” nel primo tempo. C’è rispetto per l’avversario ma anche fiducia nei propri mezzi, come testimoniato da Mirko Palazzi costretto a saltare le ultime sfide per alcuni problemi fisici ma ora tornato per dare una mano alla sua Nazionale.
Nel servizio l’intervista a Mirko Palazzi, difensore San Marino