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Nazionale: con Cevoli tridente e giovani, ma la vittoria sfugge di nuovo

Contro Saint Kitts e Nevis, San Marino parte bene in entrambe le gare, segna nella prima e pareggia la seconda, ma c'è amarezza per non aver trovato un bottino pieno atteso da 20 anni.

26 mar 2024
sentiamo Nicola Nanni
sentiamo Nicola Nanni

L'aspetto più positivo, paradossalmente, è la delusione, il rammarico di un gruppo che ormai, per un pareggio, non esulta più. Anche perché lo 0-0 con Saint Kitts e Nevis è sì appena il 10° risultato utile della storia di San Marino, ma se la metà di questi è racchiusa in 30 anni quasi precisi, l'altra è arrivata da ottobre 2020 e oggi. Questo grazie a Nations League e ad amichevoli contro avversari di livello simile, che per forza di cose ha aumentato aspettative interne ed esterne.

L'obiettivo dichiarato è bissare quell'unico successo in curriculum, l'1-0 al Liechtenstein firmato Andy Selva che il 28 aprile compirà 20 anni. Nella prima contro Saint Kitts e Nevis, dopo mezz'ora di dominio biancazzurro – con gol di Berardi – gli ospiti hanno preso le misure, ribaltato in fretta la situazione – grazie anche agli errori difensivi – e amministrato la ripresa, con San Marino capace di reagire solo alla fine, con l'ingresso di Pancotti. Nella seconda invece gli Sugar Boyz – privi di Shade, il più pericoloso mercoledì – di fatto non sono scesi in campo. San Marino ha creato e dominato per un'ora ma poi nella ripresa è calato di nuovo, coi cambi che stavolta non hanno dato scossa.

Occasionissima sciupata, come contro il Liechtenstein falcidiato dal covid nella gestione Varrella e contro le misere Seychelles in quella Costantini: di nuovo è mancato quello scatto, mentale più che tecnico, per capitalizzare le difficoltà avversarie, uno dei punti su cui lavorare.

Come quello di Costantini, anche il primo San Marino di Cevoli ha ottime intenzioni, le differenze sono tattiche e anagrafiche. Si è sdoganato il 3-4-3, con un ben assortito tridente composto dai veterani Berardi – ormai del tutto recuperato – e Nanni e la bella novità Contadini: ottimo esordiente sia per personalità che per la buona intesa, a sinistra, con Tosi, a sua volta giovane ma già certezza. Cevoli (che ha schierato due 11 praticamente identici), sembra aver le idee chiare: in porta ha già battezzato titolare Colombo, male all'esordio e molto più sicuro, per quanto poco impegnato, nella seconda.

L'altra novità è lo scarso impiego dei “vecchi”: Costantini introdusse il 41enne Di Maio, con Cevoli gli unici titolari nati entro il '94 sono stati il capitano Alessandro Golinucci e, solo domenica, Rossi. Pochi anche gli altri convocati over 30 – al millesimo – ossia Enrico Golinucci, Battistini e Mr. 92 presenze Vitaioli, che a questo punto difficilmente saluterà prima di aver toccato quota 100.

E a logica, dovrebbe esserci la volontà di ringiovanire dietro alla mancata chiamata del fresco naturalizzato Simone Loiodice: il centrocampista del Cosmos è ancora tra i migliori a disposizione, ma ha appena fatto 35 anni. Nelle dinamiche costantiniane sarebbe certamente rientrato, ma Cevoli, almeno ora, sembra avere altre idee.

Nel video le parole dell'attaccante della Nazionale, Nicola Nanni






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