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Rammarico La Fiorita, l'Isloch Minsk vince 1-0

Un errore di Vivan spiana la strada al gol vittoria di Butsko, nel recupero Casolla sfiora il pari.

11 lug 2024

Rammarico e amarezza, le parole che sintetizzano l'andata di Conference de La Fiorita. Che regala l'1-0 a un Isloch Minsk tutt'altro che irrefrenabile e nel recupero sfiora un pari che, a conti fatti, ci sarebbe stato tutto. Anche perché i bielorussi tecnicamente non brillano e vanno in difficoltà sulla pressione dei gialloblu, aggressivi nel loro 3-5-2 che in fase di possesso diventa 3-4-3. A legare i reparti è Semprini, tra i più in palla e propositivo nella ben collaudata catena mancina con Greco. 

Però ci sono anche momenti di vuoto, nei quali l'Isloch si fa vedere: Bulmaga in area per Shestyuk, la difesa è spiazzata ma ci pensa Vivan a murare in uscita. Poi Ibrahim a metterla sul palo lungo ancora per Shestyuk, che non si organizza per la stoccata e anzi ripropone per la sparata alta di Senko. Sembra tutto sotto controllo finché, sull'appoggio di Scipioni, Vivan s'incarta e anziché Marco Mazzotti serve Butsko, che ringrazia per il regalo e lo scarta. Minsk e da lì a poco trova anche la parte alta della traversa, nell'azione da quinto a quinto col cross di Yudchits per il volante di Ibrahim.

Semprini manca di poco la porta provandoci da lontano e si va alla ripresa, con Butsko che subito elude Marco Mazzotti e crossa teso per Shestyuk, in ritardo di niente. Ma anche La Fiorita rientra bene e si propone con qualche piazzato e qualche buon servizio in area, pur senza trovare lo spunto giusto. Così pian piano le energie vengono meno e la partita va spegnendosi, con l'Isloch che a sua volta mostra tutti i suoi limiti tecnici sciupando alcuni contropiedi potenzialmente letali. L'occasione più nitida la offre Shestyuk a Senko, murato da Scipioni.

Con la gara che resta aperta La Fiorita continua a crederci e al 93° le si strozza l'urlo in gola: Arradi raccoglie il traversone di Portaccio e a sua volta crossa per Casolla, che s'allunga in area piccola e arriva a toccare il pallone, ma senza indirizzarlo nel sacco. Niente pari e dunque sul campo neutro d'Ungheria si dovrà andare a vincere, l'impressione però è che, per quanto complicata, l'impresa non sia impossibile.





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