Una prima mezz’ora di buio ed ecco che San Marino rivive a Pilsen gli orrori norvegesi, poi arriva la tanto invocata reazione di carattere e orgoglio e il biennio biancazzurro si chiude con un 5-0 contro la Repubblica Ceca: non un sogno ma nemmeno un incubo, e comunque all'andata erano stati 6.
I cechi partono a mille e trovano spesso il modo di liberare uno dei loro davanti a Simoncini, sfruttando soprattutto il dominio sulle palle alte. Il vantaggio però lo firma – col piede - Krmencik, puntuale nella stoccata dal limite dell’area piccola su assist di Jankto. Subito dopo i due si scambiano i ruoli ma Simoncini stoppa la spaccata dell’ala dell’Udinese. Una delle tante prodezze di serata del portiere della Libertas, ma la spinta ceca è continua e al 27° sono già tre: ancora Krmencik la piazza di testa su una punizione di Dockal, poi Darida s’infila in area, va in cerca di un compagno e trova la respinta corta di Simoncini, Kopic è lì e deve solo insaccare.
Sembra il principio del tracollo, invece San Marino reagisce e quasi la accorcia: Bernardi e Rinaldi non arrivano su un traversone di Grandoni, ma il pallone finisce comunque in angolo. E sugli sviluppi Filippo Berardi pesca in area Palazzi, la botta è ravvicinata e di prima intenzione ma sbatte su Koubek. Danno e beffa si direbbe, visto che i cechi ripartono in contropiede e Kopic si ritrova a tu per tu con Simoncini, che, neanche lui sa come, riesce a sporcarla in corner. E al giro dopo c’è Della Valle a dargli una mano a non fare entrare un pallone sul quale infine si avventa Novak, fortuna che c’è il suo capitano Darida a murarlo.
La ripresa offre ritmi più lenti e si apre con Filippo Berardi che s’allunga il pallone fin dentro l’area, eludendo la difesa avversaria ma non l’uscita bassa di Koubek. I cechi calano d’intensità e anche se Simoncini piazza altre due parate – sul tiro da fuori di Dockal e ancora sul povero Jankto – il match si addormenta un po'. Almeno fino al 71°, quando il poker di Novak – smarcato da una combinazione tra Darida e Kliment – riaccende i padroni di casa. Kadlec ci prova di testa e sbatte a sua volta su Simoncini, subito dopo però gira in porta al volo su assist di Dockal e stavolta c’è poco da fare. C’è un ultimo, straordinario intervento del portiere biancazzurro su Novak, poi la gara va in archivio e con lei il biennio di Russia 2018.
Dall'inviato a Pilsen
Riccardo Marchetti
I cechi partono a mille e trovano spesso il modo di liberare uno dei loro davanti a Simoncini, sfruttando soprattutto il dominio sulle palle alte. Il vantaggio però lo firma – col piede - Krmencik, puntuale nella stoccata dal limite dell’area piccola su assist di Jankto. Subito dopo i due si scambiano i ruoli ma Simoncini stoppa la spaccata dell’ala dell’Udinese. Una delle tante prodezze di serata del portiere della Libertas, ma la spinta ceca è continua e al 27° sono già tre: ancora Krmencik la piazza di testa su una punizione di Dockal, poi Darida s’infila in area, va in cerca di un compagno e trova la respinta corta di Simoncini, Kopic è lì e deve solo insaccare.
Sembra il principio del tracollo, invece San Marino reagisce e quasi la accorcia: Bernardi e Rinaldi non arrivano su un traversone di Grandoni, ma il pallone finisce comunque in angolo. E sugli sviluppi Filippo Berardi pesca in area Palazzi, la botta è ravvicinata e di prima intenzione ma sbatte su Koubek. Danno e beffa si direbbe, visto che i cechi ripartono in contropiede e Kopic si ritrova a tu per tu con Simoncini, che, neanche lui sa come, riesce a sporcarla in corner. E al giro dopo c’è Della Valle a dargli una mano a non fare entrare un pallone sul quale infine si avventa Novak, fortuna che c’è il suo capitano Darida a murarlo.
La ripresa offre ritmi più lenti e si apre con Filippo Berardi che s’allunga il pallone fin dentro l’area, eludendo la difesa avversaria ma non l’uscita bassa di Koubek. I cechi calano d’intensità e anche se Simoncini piazza altre due parate – sul tiro da fuori di Dockal e ancora sul povero Jankto – il match si addormenta un po'. Almeno fino al 71°, quando il poker di Novak – smarcato da una combinazione tra Darida e Kliment – riaccende i padroni di casa. Kadlec ci prova di testa e sbatte a sua volta su Simoncini, subito dopo però gira in porta al volo su assist di Dockal e stavolta c’è poco da fare. C’è un ultimo, straordinario intervento del portiere biancazzurro su Novak, poi la gara va in archivio e con lei il biennio di Russia 2018.
Dall'inviato a Pilsen
Riccardo Marchetti
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