Conferenza stampa accesa all’Astana Arena per via delle polemiche dei giornalisti kazaki. Tornando sull’episodio Di Maio-Hojlund dell’ultima partita contro la Danimarca - arrivato anche in Kazakistan - il CT Fabrizio Costantini ha risposto alla grande: “Il calcio è uno sport maschio, nonostante tutte le difficoltà rappresentiamo al meglio un paese di 33000 abitanti mettendoci sempre cuore e intensità”.
Giocatori che sicuramente si caricheranno anche da questa situazione, nonostante l’Arena domani sarà un inferno. Il Kazakistan infatti è in piena corsa per una storica qualificazione e - alle 16 italiane, le 21 locali - ci sarà tutto il tutto esaurito per spingere i Falchi. 30000 persone, ma San Marino non ha paura: si riparte dall’ottima prestazione contro la Danimarca e dal gran primo tempo giocato a Parma proprio contro il Kazakistan. Che - con ogni probabilità - dovrà rinunciare alla “stella” del Besiktas Zaynutdinov, già autore di 4 gol nelle qualificazioni tra cui il definitivo 3-0 dello scorso giugno. C’è già un precedente in questo stadio: 2019, nella strada per gli ultimi Europei. Quella volta fu 4-0 in favore dei padroni di casa, e Astana aveva cambiato il proprio nome in Nur-Sultan. Quattro anni più tardi San Marino torna in un ambiente che si preannuncerà caldissimo, nonostante le temperature glaciali. Rifinitura utile anche per il CT Costantini che dovrà sciogliere nelle ultime ore i dubbi di formazione.
Nel servizio le parole di Fabrizio Costantini, CT San Marino