Covid, protocolli, difficoltà nell'allenarsi e attività ridotta non fermano il Futsal sammarinese. Sul campo, l'andata del play off, la vince 2-1 la Danimarca. Di misura e soprattutto grazie a quanto fatto vedere nel primo tempo perchè dall'intervallo in poi qualcosa è cambiato. E soprattutto dal 2-0 ospite arrivato con una gran giocata, è uscita alla distanza la squadra di Osimani. Che ormai ha tecnica, misure, coraggio. E pure la mentalità: perchè il bello di esserci, San Marino, non se lo fa bastare. Vuole il risultato. Lo ricerca ragionando e se serve anche ringhiando. Con Busignani e Belloni, ma anche col giovane Michelotti che ha trovato la soddisfazione del gol che da un senso ad un ritorno che senso già ce l'aveva. Ma che ora i ragazzi si vogliono giocare.
Sotto nell'unica sbavatura di una partita quasi perfetta, la squadra ha subito ritrovato il modo di ripartire e quando qualcosa ha concesso ha trovato l'ancora del solito grande Protti tra i pali. E poi la ripresa quando per raddoppiare Fogt si è inventato una giocata assurda e dove la Danimarca ha rinunciato al pressing per evitare che San Marino ripartisse verticalizzando sulla punta. E' il segno che il CT Klein Saabye ha studiato Osimani. Perchè oggi chi incontra San Marino non deve solo pensare alla sua di partita, ma anche a come bloccare i Titani. E così quando Michelotti riapre tutto, l'idea che si possa pareggiare è molto più di un pensiero proibito. Tanto che Osimani si gioca Pasqualini portiere di movimento rischiando anche di prendere il terzo, ma cercando con ogni mezzo un 2-2 che oltre che meritato sarebbe stato l'ennesimo colpo di bianchetto ad una storia che continua ad arricchirsi di capitoli e a cambiare in meglio il gran finale.