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Tamponi, mascherine ed emozioni; la strana Coppa delle squadre sammarinesi

di Roberto Chiesa
23 ago 2020

Le emozioni non sono mancate. Nemmeno i tamponi, il gel e le mascherine. Perchè un po' diverso questo calcio chiuso al pubblico lo è. Ma si è fatto apprezzare, si sono fatte apprezzare le squadre sammarinesi.

A cominciare dal Tre Fiori, dal lockdown alla Champions passando semplicemente per allenamenti di squadra e senza nemmeno giocare un'amichevole. Eppure il viaggio in Svizzera racconta di un avversario ruvido e fisicato che per un tempo ha perfino fatto fatica e rischiato di andar sotto. La palla che Gjurchinoski si procura cercando di concluderla a giro sul palo lontano è più di un brivido. E' segno che c'è partita e quando a legger il finale si trova il 2-0, è doveroso ricordare che tutto o quasi è successo alla fine quando il Linfield grazie ai cambi ha ripescato dalla panchina qualcuno destinato nelle idee della vigilia al riposo. Il messaggio è chiaro: il Linfield può battere il Tre Fiori a patto che giochi con i titolari e che stia bene fisicamente.

E dall'Europa League stesse premesse, stessi tamponi, e stesse anche conclusioni. Per La Fiorita c'è anche un giro di gastrite perchè il match giocato a Coleraine poteva anche finire diversamente o per lo meno finire più tardi. Quando i padroni di casa trovano la giocatona che fa saltare il banco mancherebbero meno di due minuti. E prima? Prima, soprattutto nel primo tempo, anche l'occasione con Rinaldi per passare avanti e una bella parata di Vivan comunque un contesto giocabilissimo. Qualche difficoltà in più nella ripresa e allora chi la può mettere sul fisico la mette per gli altri c'è da soffrire. Ma anche, c'era, un supplementare a portata di mano.

E poi il Tre Penne, finalmente il calcio a San Marino dove non si giocava da febbraio in uno Stadium deserto come da protocollo, ma con la squadra di Città a testa alta, petto in fuori. Idee brillanti e gamba sciolta. Avvio bellissimo, un gol di Gai da consegnare alla storia e alle sigle televisive e le parata di Migani che non sono casuali. Migani è al contempo un ottimo portiere e il portiere del Tre Penne. Se è finita 3-1 resta il dubbio su come sarebbe finita veramente se Sorrentino già ammonito si fosse trattenuto prima dell'intervallo e se Ceci si fosse giocato il suo secondo tempo in 11.

La chiosa che accomuna il tris di squadre è che se fino a qualche anno fa era bello esserci, adesso  c'è spazio per segnare, sognare, giocarsela e magari andare fuori, ma col fegato gonfio e l'idea in testa che manchi davvero poco. Magari un anno, quando il vaccino sarà già in farmacia e la gente finalmente nuovamente allo stadio. Un anno oppure anche meno. Perchè il Tre Fiori, eliminato in Champions, scala ora in Europa League. E quindi ci sarà un'alta partita. Ammesso sia solo una. 


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