Il risveglio dei campioni. Perché il Tre Penne è tornato "re del Titano" quattro anni dopo l'ultima volta, perché il giorno dopo una vittoria così è sempre più bello. Prima la festa - meritata e scatenata sul campo di Acquaviva – ora la consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande. Il primo Campionato Sammarinese assegnato al termine della regular season dopo quasi 40 anni – l'altra volta fu conquistato, ironia della sorte, proprio dal Faetano sconfitto ieri – riporta Città tra le grandi del calcio biancazzurro. Non che il Tre Penne, nella sua storia, non lo sia stato: 5 campionati – e anche diverse finali giocate - 6 Coppe Titano e 4 Supercoppe. Un palmares di assoluto valore per una squadra che si è dimostrata la più costante.
Nonostante rivali di altissimo livello, su tutti il Cosmos che ha dato battaglia fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Gialloverdi con il capocannoniere – Prandelli a 21 gol – miglior attacco e miglior difesa. Ma tutto ciò non è bastato: il ruolino di marcia del Tre Penne, da gennaio in poi, è stato di altra categoria. 14 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta. Quel preziosissimo punto di vantaggio su Serravalle si è rivelato decisivo nel duello a distanza, mantenuto anche grazie alla super prestazione nello scontro diretto.
La differenza per Città l'ha fatta il gruppo: giocatori che sono assieme da diverso tempo come Gai, Badalassi, Ceccaroli, Righini, Lombardi (e tutti gli altri) guidati da un condottiero vincente, come si è dimostrato Stefano Ceci nel corso di questi anni. Lo Scudetto, e il conseguente ritorno in Champions League, è stata la giusta ricompensa. E non è finita qui: il 27 maggio la società del presidente Fabrizio Selva andrà a caccia del “double” nella finale di Coppa Titano contro la Virtus.
Nel servizio l'intervista a Fabrizio Selva, presidente Tre Penne