Si sperava potesse cambiare qualcosa, per togliersi qualche soddisfazione che i problemi legati a carburatore, serbatoio e malasorte avevano negato nella prima tranche di Dakar per Alex Zanotti.
Invece dopo il giorno di pausa, l'unico in questa edizione, i problemi alla TM del centauro sammarinese permangono, anzi sembrano più evidenti. Le modifiche apportate ieri dai meccanici al seguito di Alex Zanotti non hanno sortito gli effetti sperati, tanto che il campione del mondo Baja si è presentato al secondo intertempo di tappa - la più lunga del raid - in ultima posizione, con quasi due ore di ritardo.
Dei 140 partiti Zanotti è 135°, stanti cinque ritiri forzati in corsa. Con ancora due intertempi al traguardo, la Dakar del sammarinese potrebbe risultarne così irrimediabilmente compromessa anche in termini di classifica generale, dove l'asticella di soddisfazione - al netto dei tanti problemi patiti - dovrà inevitabilmente essere nuovamente abbassata.
Luca Pelliccioni
Invece dopo il giorno di pausa, l'unico in questa edizione, i problemi alla TM del centauro sammarinese permangono, anzi sembrano più evidenti. Le modifiche apportate ieri dai meccanici al seguito di Alex Zanotti non hanno sortito gli effetti sperati, tanto che il campione del mondo Baja si è presentato al secondo intertempo di tappa - la più lunga del raid - in ultima posizione, con quasi due ore di ritardo.
Dei 140 partiti Zanotti è 135°, stanti cinque ritiri forzati in corsa. Con ancora due intertempi al traguardo, la Dakar del sammarinese potrebbe risultarne così irrimediabilmente compromessa anche in termini di classifica generale, dove l'asticella di soddisfazione - al netto dei tanti problemi patiti - dovrà inevitabilmente essere nuovamente abbassata.
Luca Pelliccioni
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