Terzo successo in carriera per Nasser Al-Attiyah che regala la prima storica vittoria alla Toyota in una Dakar. Per il pilota del Qatar, un successo mai in discussione e centrato con la terza vettura diversa, dopo quelli ottenuti con la Volkswagen nel 2011 e con la Mini nel 2015. Nell'ultimo tratto cronometrato, il portacolori di casa Toyota ha solo dovuto controllare i suoi avversari, nella speciale più breve dei dieci giorni di gara in Perù. Un trionfo per il fuoriclasse di Doha che ha terminato la gara, con un vantaggio di 46 minuti e 42" sullo spagnolo Nani Roma, l'unico in grado di tenere alta la bandiera del team Mini mentre Sèbastien Loeb ha chiuso sul gradino più basso del podio ma con un ritardo di 1 ora e 54 minuti. Costretto al ritiro Stephane Peterhansel, solo quinto Cyril Despres, a conferma che i famosi buggy di casa Mini, che dovevano dominare le dune peruviane, hanno ancora bisogno di qualche aggiustamento per essere veramente competitivi. Nelle moto, autentica impresa per Toby Price, vincitore del raid sudamericano, nonostante la frattura di un polso. Il pilota australiano ha completato l'opera, aggiudicandosi anche l'ultima prova speciale, 112 chilometri da Pisco a Lima.
Sulla strada per la vittoria, il pilota della KTM è stato comunque agevolato dalla caduta di Pablo Quintanilla, il suo primo inseguitore in classifica al via dell'ultima giornata. Il cileno era secondo a 1'02", ma è caduto dopo appena 10 km, nel disperato tentativo di recuperare il ritardo dal suo avversario.
Un inconveniente che ha dato via libera al britannico Sunderland, terzo e all'austriaco Walkner secondo ma sopratutto ha spalancato le porte della seconda vittoria in carriera a Toby Price. Per la Ktm invece, è il 18° trionfo consecutivo alla Dakar.
Sulla strada per la vittoria, il pilota della KTM è stato comunque agevolato dalla caduta di Pablo Quintanilla, il suo primo inseguitore in classifica al via dell'ultima giornata. Il cileno era secondo a 1'02", ma è caduto dopo appena 10 km, nel disperato tentativo di recuperare il ritardo dal suo avversario.
Un inconveniente che ha dato via libera al britannico Sunderland, terzo e all'austriaco Walkner secondo ma sopratutto ha spalancato le porte della seconda vittoria in carriera a Toby Price. Per la Ktm invece, è il 18° trionfo consecutivo alla Dakar.
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