La tappa numero 9 della Dakar è l'ultima “ad anello” con partenza e arrivo a Neom. 465Km cronometrati che hanno visto la carovana attraversare gli splendidi paesaggi sulla costa del Mar Rosso e che potrebbero anche aver messo la parola “fine” per quanto riguarda le auto. Merito di Stephane Peterhansel che conquista la sua prima frazione nel rally raid e allunga sensibilmente in classifica generale.
I diretti rivali per il titolo hanno dovuto, infatti, fare i conti con la sfortuna: il qatariota Nasser Al-Attiyah, uscito dal sentiero battuto con la sua Toyota, si è procurato una doppia foratura che lo ha portato in seconda posizione ma con molto ritardo rispetto al francese mentre il compagno di squadra in MINI, Carlos Sainz, ha oltre un'ora di distacco a causa di problemi ai freni e di una nuova foratura. Ora Peterhansel – vicinissimo a conquistare quella che sarebbe la sua quattordicesima Dakar – ha 17'50'' di vantaggio su Al-Attiyah. Per la vittoria di tappa il transalpino è stato favorito anche dal connazionale Mathieu Serradori che, al chilometro 385, si trovava in testa ma è stato costretto a fermarsi per l'auto in panne. Terzo posto per il sudafricano De Villiers.
Nelle moto è lotta a 4, destinata a protrarsi fino alla dodicesima ed ultima tappa. Lascia la Dakar, però, Toby Price, vittima di una brutta caduta in sella alla sua KTM. L'australiano ha riportato diverse fratture multiple ma non è in pericolo di vita. E così sono ancora gli alfieri Honda a brillare nella Maratona del deserto: l'argentino Kevin Benavides trionfa nello stage e guadagna 1'34'' su Josè Ignacio Cornejo anche se il cileno è ancora leader della generale con 11'24'' di vantaggio. Dietro di loro la KTM di Sam Sunderland a 14'34'' e il vincitore dell'edizione 2020 Ricky Brabec, quarto a 17'26''.