Si ferma dopo solo 3 giorni, l'avventura di Alex Zanotti alla Dakar. Un gara dove l'imprevisto è sempre dietro l'angolo ma questa volta l'inconveniente che ha colpito il portacolori del Titano, è davvero difficile da digerire. Durante il trasferimento che portava alla terza prova speciale, la ruota posteriore di Zanotti si è letteralmente sbriciolata. Una gomma difettosa o probabilmente un errore in fase di montaggio da parte dell'assistenza della Dakar, che si occupa di tutti i piloti in gara. Il sammarinese ha immediatamente avvertito i meccanici della TM che attraverso il compagno di squadra, Giampaolo Bedin, gli hanno consegnato un altra gomma. Purtroppo tra il tempo impiegato per raggiungere Zanotti e quello necessario per il montaggio del nuovo pneumatico, il pilota bianco-azzurro si è presentato alla partenza della speciale, fuori tempo massimo ed è stato costretto al ritiro. Un vero peccato – ha commentato Zanotti - la moto era praticamente perfetta e sono certo che avrei disputato una grande Dakar. Non so dire – ha aggiunto il sammarinese – se si tratta di sfortuna o incapacità di chi, mi ha montato la gomma. Dalla sfortuna di Zanotti, alla generosità dell'olandese De Rooy.
Il pilota di punta del team Petronas, ha perso circa 20 minuti e di fatto rinunciato alla vittoria di tappa, per soccorrere il russo Mardeev che si era rovinosamente capottato. Anche oggi la Dakar ha proposto una tappa particolarmente impegnativa, da San Juan a Chilecito. Due percorsi diversi, con le moto ad affrontare 563 chilometri, di cui 352 di prova speciale. Due invece i tratti cronometrati per auto e camion. Una prima speciale di 217 chilometri, poi un trasferimento su asfalto ed infine un nuovo tratto cronometrato, di 284 chilometri. Sabbia, terra e lunghe distese salate sono state le costante di una speciale che ha avvicinato i concorrenti alla zona di Fiambala, una delle più temute della gara sud-americana. Tra le auto, pronto riscatto dello spagnolo Carlos Sainz davanti all'argentino Villagra e al francese Peterhansel. Nelle moto, vittoria di tappa per lo spagnolo Pedredo, davanti ad uno dei grandi favoriti, il cileno Francisco Lopez.
Palmiro Faetanini
Il pilota di punta del team Petronas, ha perso circa 20 minuti e di fatto rinunciato alla vittoria di tappa, per soccorrere il russo Mardeev che si era rovinosamente capottato. Anche oggi la Dakar ha proposto una tappa particolarmente impegnativa, da San Juan a Chilecito. Due percorsi diversi, con le moto ad affrontare 563 chilometri, di cui 352 di prova speciale. Due invece i tratti cronometrati per auto e camion. Una prima speciale di 217 chilometri, poi un trasferimento su asfalto ed infine un nuovo tratto cronometrato, di 284 chilometri. Sabbia, terra e lunghe distese salate sono state le costante di una speciale che ha avvicinato i concorrenti alla zona di Fiambala, una delle più temute della gara sud-americana. Tra le auto, pronto riscatto dello spagnolo Carlos Sainz davanti all'argentino Villagra e al francese Peterhansel. Nelle moto, vittoria di tappa per lo spagnolo Pedredo, davanti ad uno dei grandi favoriti, il cileno Francisco Lopez.
Palmiro Faetanini
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