Dopo 6 tappe estenuanti che hanno portato la carovana da Jeddah ad Ha'il, la Dakar si ferma per l'unica giornata di riposo in programma. Si ripartirà domenica con i 737km – di cui 471 cronometrati – dalla città-oasi fino a Sakaka nella tappa Marathon, ovvero no assistenza esterna per i piloti che dovranno cavarsela da soli. Una difficoltà in più, nel rally raid più famoso ma anche più complicato al mondo. Tra altipiani pietrosi, dune e un mix di sezioni tortuose e veloci sono tanti i concorrenti che hanno avuto problemi nella prima parte di Dakar.
Nelle auto i maggiori li ha avuti il campione in carica – Carlos Sainz – che ha vinto l'ultima tappa ma paga gli errori dei giorni precedenti, quando ha perso oltre un'ora a causa della navigazione. Il ritmo è buono ma lo spagnolo è già a 40 minuti di ritardo dal leader e compagno di squadra Stephane Peterhansel, il più costante tra i big. “Mr.Dakar” - 13 volte trionfatore, la prima nel lontano 1991 e l'ultima nel 2017 – è al comando della generale dalla seconda tappa. Il pilota MINI non ha ancora vinto uno stage ma non è nemmeno mai sceso oltre la quarta posizione. Anche per questo, l'unico che sembra capace di tenergli testa è il principe qatariota Nasser Al-Attiyah che, con la sua Toyota, accusa un ritardo di appena 6 minuti ed è quello che al momento ha vinto più tappe: ben 3.
Nessun padrone nelle auto, tantomeno nelle moto dove i primi 7 della classifica sono racchiusi in 6 minuti e 25 secondi. Dall'australiano Toby Price – alla caccia del terzo successo assoluto – allo spagnolo Joan Barreda che, imponendosi nella sesta tappa, ha firmato il sigillo numero 27 della carriera portandosi sul podio all-time delle vittorie nella Dakar. Davanti all'alfiere Honda – che ha raggiunto il connazionale Arcarons - solo lo stesso Peterhansel e Cyril Despres, entrambi a quota 33. Come detto, lotta serrata nelle due ruote: virtualmente sul podio ci sono Kevin Benavides a 2'16'' e Josè Cornejo a 2'57''. Ancora indietro il vincitore dell'edizione 2020, Ricky Brabec, solo tredicesimo a circa 20 minuti. Al giro di boa è ancora tutto incerto in questa Dakar che continua a regalare suspance ed emozioni.