Peugeot Sport si, Carlos Sainz no. Almeno fino alla sesta tappa quando è arrivato lo squillo dello spagnolo unico a non avere ancora timbrato. E così il madrileno si è aalineato allo squadrone che fino ad ora ha centrato 2 tappe con Despres e 1 a testa per Peterhansel e Loeb, quest'ultimo costretto al ritiro. Sainz ha fatto sua la Tappa numero 6 a Arequipa - La Paz di 760 chilometri totali, che ha portato i partecipanti al famoso rally raid dal Peru alla Bolivia. Il pilota della Peugeot ha preso il comando delle operazioni al Waypoint 1. Da quel momento in poi è riuscito ad ampliare il suo vantaggio nei confronti del suo rivale per la vittoria finale della competizione, il compagno di squadra Stéphane Peterhansel, che si è accontentato del secondo posto perdendo 4 minuti e 6 secondi nella generale. Buona gara anche per Nasser Al-Attiyah, che è riuscito a chiudere la tappa tra i primi tre. Sesta tappa dimezzata per quanto riguarda le moto ma lo spettacolo non è assolutamente mancato. La Arequipa-La Paz, con addio al Perù ed arrivo nella capitale boliviana, infatti, ha subìto un deciso taglio nella parte iniziale (in concomitanza con i tratti oltre i 4000 metri) con la conseguente riduzione dei chilometri di prove speciali. La tappa, dunque, è stata ridotta fino a 194 chilometri e ha visto la vittoria del francese Antoine Meo (Red Bull KTM) con il tempo finale di 1:54.10, superando per appena trenta secondi l’argentino Kevin Benavides (Monster Energy Honda) che diventa il nuovo leader della classifica generale, e l’australiano Toby Price (Red Bull KTM) che, dopo un inizio di Dakar poco soddisfacente, ha finalmente completato una giornata di rilievo.
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