Dopo tre anni di dominio-Kajetanowicz, l'Europeo di Rally cerca un nuovo padrone e dalle Azzorre arriva forte e chiara la candidatura di Alexey Lukyanuk. La prima prova dell'ERC 2018 è un assolo del russo della Ford, in testa fin dalla seconda prova speciale e autore di una tre giorni quasi perfetta. Il quasi si riferisce alla manche conclusiva, nella quale la sua Fiesta R5 comincia a perdere olio dalla pinza dei freni. Un contrattempo che non basta per rimettere in gioco i portoghesi Ricardo Moura e Bruno Magalhães, sin lì relegati a circa 1' e capaci solo di ridurre a 16” e 25” i rispettivi gap.
Lukyanuk gestisce con freddezza l'imprevisto e si conferma, dopo due anni di sfortunato apprendistato, il pretendente n°1 alla corona europea. Da contendere, salvo ripensamenti di Kajetanowicz, a Magalhães, che alle Azzorre è cresciuto alla distanza portando a casa le ultime due PS. Ma non il titolo nazionale, difeso fino all'ultimo da Moura.
14° assoluto invece per l'italiana Tamara Molinaro, che mette in riga Catie Munnings e fa suo il Ladies' Trophy.
RM
Lukyanuk gestisce con freddezza l'imprevisto e si conferma, dopo due anni di sfortunato apprendistato, il pretendente n°1 alla corona europea. Da contendere, salvo ripensamenti di Kajetanowicz, a Magalhães, che alle Azzorre è cresciuto alla distanza portando a casa le ultime due PS. Ma non il titolo nazionale, difeso fino all'ultimo da Moura.
14° assoluto invece per l'italiana Tamara Molinaro, che mette in riga Catie Munnings e fa suo il Ladies' Trophy.
RM
Riproduzione riservata ©