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Il Gran Premio di San Marino va in archivio: numeri in ripresa e spettacolo in pista

La prima edizione post Valentino regala emozioni tra lo scontro Bagnaia-Bastianini, l'addio di Dovizioso e i cambi in vetta nelle classi inferiori.

5 set 2022

Col covid che allenta la sua morsa anche il Gran Premio di San Marino riprende a macinare numeri non ancora da pre pandemia, ma comunque considerevoli. Per il weekend del Motomondiale, il Simoncelli ha accolto, complessivamente, 101.140 spettatori: non i 158mila del 2019 ma comunque il doppio rispetto all'anno scorso, quando nella tre giorni si toccò quota 50mila (nell'edizione appena conclusa ci sono state circa 57mila persone solo nel giorno di gara).

Meno tifo da stadio e più spazio agli appassionati, con l'assenza di Valentino e della sua marea gialla compensata dalla grande annata dei piloti e delle moto italiane, rimarcata nella gara della classe regina. Ducati impressionante sia coi meno attesi piloti del VR46 – Bezzecchi in prova, Marini in gara -e soprattutto coi suoi assi Bagnaia e Bastianini, primo e secondo e protagonisti di un ultimo giro da infarto. Il Bestia ha tenuto sul pezzo fino in fondo un Pecco impeccabile per tutta la gara e lanciatosi nella storia della Rossa col quarto successo in fila, un record per la casa bolognese. E ora può credere alla clamorosa rimonta su Quartararo, inchiodato da una Yamaha in difficoltà e ora avanti di 30 punti: tanti ma relativamente, considerando i ritmi di Bagnaia. E in mezzo alle Ducati brilla l'Aprilia di Viñales, in pieno rilancio dopo un avvio di stagione complicato.

Ma è stato anche il weekend dei cambi in vetta a Moto2 e Moto3 – con Fernandez e Guevara a scalzare Ogura e Garcia – del record di Foggia – primo a vincerne tre in fila sullo stesso circuito in Moto3 – e della favola di Lopez, al suo primo trionfo iridato. È stata la gara di addio di Andrea Dovizioso che a 36 anni saluta nel circuito di casa dopo 22 stagioni, 1 titolo iridato in 125 nel 2004 e 5 secondi posti tra 250 e MotoGP, dove solo due fenomeni come Lorenzo e Marquez gli hanno negato la gloria. E per un Dovi che ieri si è fermato c'è proprio un Marquez che oggi, sempre a Misano, riparte: fermo dal GP d'Italia del 29 maggio, l'8 volte iridato ha preso parte ai test del Simoncelli, nella speranza che sia il primo passo verso l'uscita dal calvario che, da due anni a oggi, gli sta stroncando una carriera da fenomeno.





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