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L'ultimo saluto a Craig Breen

Il pilota di rally è morto a 33 in un incidente in Croazia.

19 apr 2023

C'è la sua Ford Sierra RS Cosworth a fare da apripista per l'ultimo giro in auto di Craig Breen, che alle quattro ruote ha dedicato, fino in fondo, i suoi 33 anni. Ultimo giro dalla sua Sliverue alla vicina Ferrybank, per la messa alla Chiesa del Sacro Cuore e la sepoltura al cimitero di Saint Killian. Tra le note dei Coldplay e un tripudio di bandiere della sua amata Irlanda, col tricolore ad avvolgerne la bara e a sottolineare l'attaccamento alla sua terra del pilota Hyundai. Accanto al feretro ciò che più amava: bustine di tè, una foto con l'ex navigatore Gareth Roberts – anche lui morto in auto nel 2012 – e casco, cuffie e trofeo del recente Rally di Svezia, dove aveva chiuso 2°. Gentilezza, voglia di vivere e amore per i rally, così lo ricorda, durante la cerimonia, chi gli ha voluto bene. Un amore ereditato dal papà Ray, ex campione nazionale, e palesato fin dall'infanzia, con le corse in go kart attorno al vialetto. Primi passi di una carriera che l'ha portato un po' ovunque, legandolo all'Italia – la sua compagna era la navigatrice Tamara Molinaro – e anche a San Marino, dove presenziava spesso a RallyLegend. L'ultima volta nel 2021, quando, col suo impeccabile italiano, esprimeva la gioia immensa per la fresca realizzazione di un sogno: diventare pilota ufficiale del Mondiale WRC. Dopo 12 edizioni part time, nel 2022 finalmente una stagione da prima guida della Ford, con un 7° posto finale. Poi il ritorno alla Hyundai, l'argento in Svezia nella seconda tappa e l'epilogo tragico del 13 aprile, con l'incidente un un test pre-evento del Rally di Croazia a portarselo via. Come tutti i piloti deceduti in sella o al volante, Breen se n'è andato facendo quello che più amava, sottolineano i familiari. Certezza, sì, e anche misera consolazione, per vite vissute pienamente e al massimo, concluse troppo in fretta.





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