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Va in archivio una delle Dakar più belle di sempre

Se nelle moto è stata una delle battaglie più epiche di sempre tra Benavides e Price, nelle auto Nasser Al-Attiyah si è confermato il più costante e ha vinto meritatamente: la Dakar 2023 ha regalato spettacolo e colpi di scena.

di Alessandro Ciacci
16 gen 2023
@GabiHuergo @twitter
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Come ogni anno la Dakar ha tenuto compagnia agli appassionati di motori nei primi giorni di gennaio. E c'è da scommettere che nessuno si sia annoiato. Perché il rally raid più duro e affascinante al mondo non ha tradito le attese con 14 tappe spettacolari e numerosi colpi di scena. A partire dalle auto dove c'è stato il “suicidio” delle Audi con i ritiri pesanti di Carlos Sainz e Stephane Peterhansel, il record di Sebastien Loeb che, con 7 frazioni vinte di cui 6 consecutive, è entrato nella storia della manifestazione, il sorprendente terzo posto finale di un esordiente come il brasiliano Lucas Moraes. La costante, però, è sempre una: alla fine festeggia Nasser Al-Attiyah. Come nel 2022 il principe del Qatar è stato il più continuo, nessun errore e semplice gestione dell'enorme vantaggio sui rivali rimasti. E' la quinta affermazione in carriera per il pilota della Toyota con numeri da vero fuoriclasse.

Solo 43 secondi, invece, hanno deciso la categoria delle moto. E a due anni di distanza è tornato a vincere Kevin Benavides in una delle battaglie più epiche della storia della Dakar contro l'australiano e compagno di squadra Toby Price. A trionfare è stato l'argentino della KTM dopo due settimane estenuanti e all'insegna dell'incertezza con numerosi vincitori nelle differenti tappe. La cartina tornasole è data dalla generale con i primi 7 piloti racchiusi in soli 26 minuti dopo 4705km cronometrati. All'arrivo di Dammam però la festa è stata tutta per Benavides, primo pilota a vincere la Dakar con due marchi differenti (Honda nel 2021, KTM nel 2023).





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