"La pallavolo femminile ha fatto un salto straordinario - ha detto Angiolino Frigoni - anche con la consapevolezza delle possibilità che ha. Ha vinto un'Olimpiade in maniera straordinaria perché ha perso un set nella prima partita, poi ha vinto sempre 3-0. La pallavolo è sempre ad altissimo livello in Italia. La femminile adesso è andata un pochettino più alto come livello, però siamo sempre lì tra le prime quattro squadre al mondo. E' sempre una squadra di altissimo livello".
Ma pensa che questa medaglia d'oro, per gli uomini, stia diventando forse più un'ossessione?
"Non credo sia un'ossessione. La pallavolo maschile è molto equilibrata. Ha diverse squadre. Arrivare in primi ottavi è solo per poco. Non è ancora arrivata. Tra l'altro questo risultato della pallavolo maschile era da un po' che non si vedeva nelle Olimpiadi. Credo che l'ultima volta sia stato nel 1992, dove c'eravamo noi. Siamo arrivati quinti e dopo sono sempre arrivati in medaglia. Però è una squadra giovane, una squadra che ha possibilità di migliorare. Credo che non debba essere un'ossessione la medaglia d'oro. Arrivare alle Olimpiadi è già un grandissimo risultato e ottenere una medaglia è altrettanto un grande risultato".
Julio Velasco lo conosce bene. Ci voleva uno come lui per far capire determinate cose?
"La bravura di Julio non si mette in discussione. Poi lo chiede a me. Sono stato con lui diversi anni. Conosco bene il suo modo di allenare, il suo modo di approcciare le partite, il suo modo di gestire le squadre. Ci voleva, sì. Forse con lui hanno trovato la consapevolezza che non avevano prima. È stato un grandissimo risultato, forse al di fuori di ogni aspettativa. Non le mie, però, perché io avevo queste aspettative".