Sul parquet del Multieventi finisce come da copione, col Lussemburgo che passeggia su San Marino e, dopo i ko con le corazzate Montenegro e Cipro, comincia la rincorsa al bronzo. Il passivo è di quelli pesanti: 99-44, -55 e centello evitato di un soffio.
Che sarà una serata difficile lo si capisce fin dall'avvio, nel quale una tripla di Zanotti fa da contorno a 12 punti avversari. Del Bianco chiama il time out e al rientro San Marino si sblocca, ma quasi solo dalla lunetta: dal campo si colpisce col 18,5% e, nel 29-15 del primo quarto, la metà dei punti vengono dai liberi.
Nel periodo seguente Lussemburgo prova ad ammazzarla subito, ma i biancazzurri non sono d'accordo: i tiri finalmente iniziano ad entrare e arriva un 10-2 che vale di nuovo il -11. È Biordi l'uomo in più del Titano: unico in doppia cifra con 12 punti, nel primo tempo il lungo si rivela a sprazzi, ma quando lo fa dimostra a tutti che la pasta è buona.
Liberti, Macina e Riccardi gli danno una mano a tenere in vita il match almeno fino all'intervallo lungo, poi l'inevitabile mannaia: 16-0 secco firmato quasi in toto da Grun e Laurent, che chiuderanno a 18 e 13. al 30° è +30 e l'ultimo quarto serve solo a Schmit, che lascia quota 0 punti e si issa a 14. Alla sirena l'agonia saluta ma promette di rifarsi viva presto, visto che i prossimi avversari dei biancazzurri sono le terribili Montenegro e Cipro.
RM
Che sarà una serata difficile lo si capisce fin dall'avvio, nel quale una tripla di Zanotti fa da contorno a 12 punti avversari. Del Bianco chiama il time out e al rientro San Marino si sblocca, ma quasi solo dalla lunetta: dal campo si colpisce col 18,5% e, nel 29-15 del primo quarto, la metà dei punti vengono dai liberi.
Nel periodo seguente Lussemburgo prova ad ammazzarla subito, ma i biancazzurri non sono d'accordo: i tiri finalmente iniziano ad entrare e arriva un 10-2 che vale di nuovo il -11. È Biordi l'uomo in più del Titano: unico in doppia cifra con 12 punti, nel primo tempo il lungo si rivela a sprazzi, ma quando lo fa dimostra a tutti che la pasta è buona.
Liberti, Macina e Riccardi gli danno una mano a tenere in vita il match almeno fino all'intervallo lungo, poi l'inevitabile mannaia: 16-0 secco firmato quasi in toto da Grun e Laurent, che chiuderanno a 18 e 13. al 30° è +30 e l'ultimo quarto serve solo a Schmit, che lascia quota 0 punti e si issa a 14. Alla sirena l'agonia saluta ma promette di rifarsi viva presto, visto che i prossimi avversari dei biancazzurri sono le terribili Montenegro e Cipro.
RM
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