È stata una giornata agrodolce quella di ieri per il beach volley sammarinese. Alla vittoria facile facile del duo femminile Silvia Bulgarelli - Debora Pini su Lussemburgo per 2-0, ha fatto seguito la cocente sconfitta di Simone Giorgetti e Paolo Paganelli, superati dalla coppia lussemburghese per 2-1. Un ko che lascia tanti rimpianti e che ora obbliga San Marino a battere Andorra, del quasi cinquantenne Da Silva, per accedere alla semifinale. Dopo aver vinto 21-18 il primo set, Lussemburgo ha ristabilito la parità in un tiratissimo secondo game terminato 21-19.
Da batticuore anche il terzo e decisivo set vinto dal duo Lazzarin-Meres 15-12. Ed ora il destino di Giorgetti e Paganelli è legato alla sfida odierna contro Andorra. Tutt'altra musica per la coppia femminile che, diciamolo sottovoce e con le dita incrociate, viaggia verso la medaglia d'oro. Contro Lussemburgo è bastata meno di mezz'ora a Silvia Bulgarelli e Debora Pini per avere la meglio. Oggi la coppia biancazzurra se la vedrà con Islanda, la squadra più debole ed anche la più giovane del torneo. 2000 e 2001 l'anno di nascita delle due ragazze islandesi. Dovesse arrivare la quarta vittoria consecutiva, il podio sarebbe cosa certa per Silvia e Debora. L'ultima sfida contro Malta, in programma domani, potrebbe valere la medaglia più preziosa.
Paolo Crescentini
Da batticuore anche il terzo e decisivo set vinto dal duo Lazzarin-Meres 15-12. Ed ora il destino di Giorgetti e Paganelli è legato alla sfida odierna contro Andorra. Tutt'altra musica per la coppia femminile che, diciamolo sottovoce e con le dita incrociate, viaggia verso la medaglia d'oro. Contro Lussemburgo è bastata meno di mezz'ora a Silvia Bulgarelli e Debora Pini per avere la meglio. Oggi la coppia biancazzurra se la vedrà con Islanda, la squadra più debole ed anche la più giovane del torneo. 2000 e 2001 l'anno di nascita delle due ragazze islandesi. Dovesse arrivare la quarta vittoria consecutiva, il podio sarebbe cosa certa per Silvia e Debora. L'ultima sfida contro Malta, in programma domani, potrebbe valere la medaglia più preziosa.
Paolo Crescentini
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