Logo San Marino RTV

Comitato Paralimpico: "Non vogliamo discriminare nessuno, ma lamentiamo menefreghismo nei nostri confronti".

Cps risponde ad Attiva-Mente che lo aveva accusato di voler discriminare gli atleti alle prossime paralimpiadi di Tokyo2020

13 mag 2021
Comitato Paralimpico: "Non vogliamo discriminare nessuno, ma lamentiamo menefreghismo nei nostri confronti".

Il Comitato Paralimpico risponde alle accuse di Attiva-mente: "Il nostro è un comitato privato formato da volontari ed è dal 2012 che chiediamo alle nostre istituzioni di avere una collocazione ufficiale ma purtroppo ad oggi nulla è accaduto". Per poter garantire a tutti coloro che desiderano praticare sport, chiede di risolvere la situazione quanto prima. "Qui non si tratta di “personalismi “, anzi abbiamo chiaramente espresso la disponibilità a dimetterci tutti qualora la nostra presenza“, spiega il Cps in una nota - non fosse stata gradita alle istituzioni o non fossimo all’altezza del compito”.



"Sarebbe sufficiente avere lo stesso inquadramento del Comitato Paralimpico Italiano. Siamo aperti a ricevere dalle nostre istituzioni delle proposte scritte che condivideremo con il Comitato Paralimpico Internazionale, con il quale abbiamo un ottimo rapporto e che ci sostiene nelle nostre scelte". Sulla vicenda messa in luce da Attiva-Mente, spiega che già nel 2019 aveva spiegato la situazione a Ruggero Marchetti e al suo staff tecnico. "Non abbiamo mai pensato di discriminare o altro il Sig.Marchetti e la sua famiglia, forse bisognerebbe porsi la domanda perché senza l’approvazione del Comitato Paralimpico qualcuno ha deciso in maniera autonoma di poter partecipare ad una Paralimpiade, quando come da prassi il Comitato di riferimento deve approvare il progetto, cosa che a suo tempo non è avvenuta". Rimarcando la situazione di noncuranza e di totale menefreghismo verso un Comitato Paralimpico esistente in Repubblica da diversi anni che viene completamente e continuamente snobbato. "Lo si tira in ballo solo quando serve, come in quest’ultimo caso, solo in prossimità dei Giochi Paralimpici, mentre un segno di civiltà e di tutela dei “ Diritti delle Persone “ sarebbe ufficializzarlo e renderlo fruibile a tutti sempre!"


Riproduzione riservata ©