Seduto nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia, di fronte a tutte quelle mani alzate, Mauro Bernardi non ha potuto trattenere la commozione. Perché ogni voto era per lui una conferma: dal 10 settembre è a tutti gli effetti un maestro di sci. Il primo in Italia a esserlo diventato pur avendo una disabilità.
“E' il compimento di un sogno che avevo fin da bambino - racconta Mauro Bernardi, 36 anni di Albino (Bg), paraplegico dal 2005 -, ma era rimasto chiuso in un cassetto, prima perché era troppo costoso, poi per via dell'incidente (era un camionista, ndr) che ha cambiato la mia vita”.
E' grazie all'Inail - l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che quella passione coltivata a lungo riesce a farsi strada. Perché è durante una settimana organizzata dalla sede di Bergamo, “Scio anch'io”, che Mauro riscopre il piacere di infilare gli sci, anzi il “monosci”, un particolare dispositivo messo a disposizione delle persone con disabilità motorie. “Era il 2007 e in quell'occasione che ho conosciuto Stefano Berlinghieri, maestro di sci e istruttore dell'Accademia di San Marino, il primo a dirmi: perché non ci provi?”.
Mauro segue il consiglio e a San Marino frequenta il corso di formazione: 900 ore di lezioni teoriche e pratiche, accanto agli altri maestri, ma prendendosi del tempo in più per sperimentare un nuovo modo di insegnare, “a zero cadute – spiega -, perché per uno sciatore con disabilità la preoccupazione più grande è quella di farsi male e compromettere ulteriormente, solo per una giornata di sport, la propria quotidianità”.
Dopo tre anni di impegno e sacrifici, il diploma arriva lo scorso giugno. Peccato che valga però solo per la Repubblica di San Marino e non tra le sue amate montagne lombarde. Colpa di un regolamento regionale del 2004 che richiede specifiche certificazioni sanitarie e che di fatto esclude l'abilitazione professionale “all'insegnamento” per le persone disabili. Quando il Consiglio Regionale della Lombardia ha dato il via libera alla modifica del provvedimento (vedi il lancio successivo), per Mauro i sogni sono finalmente usciti dal cassetto. “Ora potrò insegnare e formare altri maestri con disabilità a fare altrettanto – dice -. E non sarò solo c'è già un ragazzo che sta seguendo il mio percorso e molti che dopo questa “vittoria” prenderanno coraggio”.
Intanto per la prossima stagione invernale, in collaborazione con l'associazione trentina “Scie di passione”, Mauro si prepara a partire con il suo pulmino: attraverserà le Alpi, facendo tappa nelle maggiori località sciistiche per far sperimentare la bellezza delle discese ai suoi allievi.
“E' il compimento di un sogno che avevo fin da bambino - racconta Mauro Bernardi, 36 anni di Albino (Bg), paraplegico dal 2005 -, ma era rimasto chiuso in un cassetto, prima perché era troppo costoso, poi per via dell'incidente (era un camionista, ndr) che ha cambiato la mia vita”.
E' grazie all'Inail - l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che quella passione coltivata a lungo riesce a farsi strada. Perché è durante una settimana organizzata dalla sede di Bergamo, “Scio anch'io”, che Mauro riscopre il piacere di infilare gli sci, anzi il “monosci”, un particolare dispositivo messo a disposizione delle persone con disabilità motorie. “Era il 2007 e in quell'occasione che ho conosciuto Stefano Berlinghieri, maestro di sci e istruttore dell'Accademia di San Marino, il primo a dirmi: perché non ci provi?”.
Mauro segue il consiglio e a San Marino frequenta il corso di formazione: 900 ore di lezioni teoriche e pratiche, accanto agli altri maestri, ma prendendosi del tempo in più per sperimentare un nuovo modo di insegnare, “a zero cadute – spiega -, perché per uno sciatore con disabilità la preoccupazione più grande è quella di farsi male e compromettere ulteriormente, solo per una giornata di sport, la propria quotidianità”.
Dopo tre anni di impegno e sacrifici, il diploma arriva lo scorso giugno. Peccato che valga però solo per la Repubblica di San Marino e non tra le sue amate montagne lombarde. Colpa di un regolamento regionale del 2004 che richiede specifiche certificazioni sanitarie e che di fatto esclude l'abilitazione professionale “all'insegnamento” per le persone disabili. Quando il Consiglio Regionale della Lombardia ha dato il via libera alla modifica del provvedimento (vedi il lancio successivo), per Mauro i sogni sono finalmente usciti dal cassetto. “Ora potrò insegnare e formare altri maestri con disabilità a fare altrettanto – dice -. E non sarò solo c'è già un ragazzo che sta seguendo il mio percorso e molti che dopo questa “vittoria” prenderanno coraggio”.
Intanto per la prossima stagione invernale, in collaborazione con l'associazione trentina “Scie di passione”, Mauro si prepara a partire con il suo pulmino: attraverserà le Alpi, facendo tappa nelle maggiori località sciistiche per far sperimentare la bellezza delle discese ai suoi allievi.
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