
Risale a sabato, il fermo di polizia giudiziaria. Dal sistema di rilevamento varchi un alert: l'ingresso in Territorio di un'auto già “attenzionata” - come si dice in gergo – dalle Autorità italiane. La stessa utilizzata a quanto pare 6 mesi fa per una truffa nel Bolognese. Allora i responsabili vennero individuati. Ma la vettura – di una società di noleggio, sembra, con sede a Napoli – restò in circolazione. Alla guida, in questo caso, un 27enne residente sempre nel capoluogo partenopeo; prontamente intercettato da una pattuglia della Guardia di Rocca dopo la segnalazione della Centrale Operativa Interforze.
Sarebbero subito emersi una serie di precedenti. In capo al ragazzo, pare, anche la misura dell'obbligo di firma a seguito di rapina. E' stato dunque condotto presso la Sezione Operativa, per gli accertamenti del caso. E qui la sorpresa; perché proprio in quel frangente si presenta negli uffici una 81enne sammarinese per sporgere denuncia. Ciò che racconta, purtroppo, non è una novità: rientrando nel più classico e vile schema del raggiro agli anziani. Il telefono che squilla; una persona che grida: “mamma aiutami”. A stretto giro un'altra telefonata; un sedicente avvocato che parla della necessità di pagare una cauzione per evitare il carcere al figlio, dicendo che ha investito una minorenne.
Per poi informare la malcapitata che un collaboratore del fantomatico studio legale passerà a ritirare la somma. Ma la pensionata ha fatto la cosa giusta: recarsi subito dalle Forze dell'Ordine. Brillante l'intuizione dei militari della Guardia di Rocca; che hanno subodorato un collegamento tra il soggetto fermato e la tentata truffa. Confermato in seguito – stando a quanto riportato da una nota - dall'analisi del navigatore in possesso del giovane: dove era indicato l'indirizzo della querelante.
Lunedì l'interrogatorio di garanzia da parte dell'Autorità Giudiziaria, che avrebbe riconosciuto la partecipazione del 27enne nel misfatto; da qui l'espulsione dal Territorio ed il sequestro dell'auto, del cellulare, e di tutto ciò che era nella sua disponibilità. Si indaga ora per individuare eventuali complici. Si pensa infatti all'esistenza di una vera e propria banda, con base a Napoli; e malviventi disposti a raggiungere ogni angolo della Penisola per recuperare contanti frutto di simili truffe.